134 Luciano Cafagna come ceppi dello sviluppo prod{ittivo. I problemi della direzione di que sto sviluppo (cioè della scelta dei suoi obbiettivi specifici),. dei nuovi rapporti che si stabiliscono fra gruppi sociali nuovi e gruppi preesistenti sulla base della eliminazione della proprietà privata, dell'accentramento delle decisioni economiche e della fusione del potere economico col potere politico, e del rapporto fra questo sviluppo e il suo costo in termini di erogazione di forza lavoro, astensione da consumi presenti e sacrifici in senso lato, vengono assunti in questo quadro come elementi accidentali, rispetto ai quali i tratti essenziali del modello di economia socialista sono sostanzialmente indipendenti. Il Dobb ricava questa interpretazione del momento dinamico-formale come elemento essenziale di una economia socialista tanto da Marx quanto dall'esperienza so~ vietica. La tesi « concorrenzialista >> non è, in fondo, una tesi della « superiorità >> del socialismo sul piano delle capacità dell'accrescimento economico : è soltanto una tesi circa la possibilità di configurare come realizzabile il fine 11ltimo già dichiarato da una azione politica in atto. Laddove, invece, in Marx, l'ipotesi (a) della superiorità produttivistica dell'economia del piano collettivo sulla economia del profitto privato dà un senso alla dimostrazio?e (b) del predisporsi in quest'ultima di tutte le condizioni per la realizzabilità economica di (a) e alla dimostrazione (e) del maturarsi, in seno alla società caratterizzata dall'economia del profitto, in virtu di determinate leggi pro ... prie di questa, di una dinamica sociale « levatrice >> del passaggio dall'economia del profitto a quella del piano. Le dimostrazioni (b) e (e) costituiscono il tessuto del Capitale. Senza l'ipotesi (a), tuttavia, esse potrebb~ro anche conservare il loro valore scientifico, ma il loro significato cambierebbe certamente parecchio. Si pu_òcertamente sostenere che la superiorità dell'economia del piano collettivo può limitarsi,. per un socialista, alla possibilità che questa offre di eliminare la tendenza alla divaricazione crescente dell'ammontare rispettivo delle due forme fondamentali di reddito della società capitalistica (profitti e salari) che è connaturata con l'economia del profitto e che è qualcosa di piu di una statica o riducibile disuguaglianza sociale. Questa indifferenza ai ritmi di crescita, però, pare piuttosto un impoverimento del marxismo. La possibilità accennata acquista consistenza proprio in virtu della. ipotesi (a): ove infatti non si offra la prosp.ettiva di una modificazione sostanziale del dato quantitativo globale della formazione del reddito, assai scarsi saranno i vantaggi che potranno derivare dalla eliminazione del proBiblioteca Gino Bianco •
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