Passato e Presente - anno I - n. 2 - mar.-apr. 1958

~4.lternativedella pianifica.'zione 133 spetto a quei fattori. Per ora ci preme sottolineare come da questa critica condotta in termini cos1 radicali discenda una interessante posi- .zione di principio che diviene nel Dobb un po' la chiave di volta della sua interpretazione storica delle vicende della economia dell'URSS: il problema primo di una economia socialista, per l'esplicazione piena delle sue potenzialità, per la valorizzazione di ciò che principalmente la rende superiore, diviene quello della eliminazione o della riduzione entro proporzioni irrilevanti di ogni centro autonomo di decisione economica. Questione della superiore efficienza del socialismo, questione della ampiezza della pianificazione e questione dell'area della socializ ... zazione si richiamano a vicenda. « Se l'area della socializzazione è piccola, sono in corrispondenza limitate le possibilità di pianificazione ... Se la potenzialità della pianificazione deve essere pienamente sfruttata, l'area della socializzazione deve essere ampia )). La logica evolutiva della economia socialista impone il compito che si potrebbe dire « prioritario )) della distruzione (o della drastica riduzione) delle zone di decisione autonoma costituenti il fattore limitativo essenziale allo sforzo accrescitivo della economia socialista. Qui viene costruito il fondamento teorico (dal punto di vista della teoria della economia socialista) di quella criticissima syolta operata negli anni del primo piano quinquennale con la collettivizzazione agricola, svolta intorno alla quale si rannodano le piu aspre controversie sorte relativamente all'indirizzo politico del1'URSS. Questa linea di ragionamento si può condensare in alcune proposizioni che potremmo cosi esporre: a) la superiorità dell'economia socialista si fonda sull'accentramento delle decisioni economiche realizzato att_raverso il massimo di pianificazione; b) l'esplicazione di questa superiorità derivante dalla pianificazione centralizzata è funzione del grado di ampiezza della socializzazione dell'economia; e) scarsamente rilevante è il problema di un meccanismo di mercato che fornisca i parametri per l'ottima distribuzione delle risorse; d) il caso sovietico riflette nel suo insieme tutte queste proposizioni e costituisce la riprova pratica della loro validità. In particolare la politica della collettivizzazione agri- . cola trova la sua giustificazione profonda nel punto (b), a parte l'imperativo di circostanze che non sono altro, comunque, che manifestazioni dell'esistenza del problema ( b) stesso. Una impostazione di tale tipo, come si vede, insiste sostanzialmente sull.'aspetto dinamico-formale della eliminazione dei rapporti di produzione capitalistica. Questi appaiono, nel solco della tradizione· marxista, 9 Biblioteca Gino Bianco

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