Passato e Presente - anno I - n. 2 - mar.-apr. 1958

Alternative tJ,ella pianificazione quanto si pensi (e di quanta se ne attribuisce invece ai rispettivi « valori » economici) dei coefficienti fissi di natura tecnica 1 • Una volta conosciuta la disponibilità o la producibilità di alcune quantità fondamentali e fissati, sulla base di questa conoscenza, degli obbiettivi di produzione secondo una scala di priorità, le scelte per l'impiego delle risorse disponibili nella realizzazione degli obbiettivi fissati sarebbero meno soggette ad alternative di quanto non si ritenga. Perciò, invece dell'incapacità ad orientarsi fra le difficoltà inestricabili della ricerca di soluzioni ottime, la vera, essenziale caratteristica dell'economia socialista centralizzata è l'impulso creativo e dinamico derivante da una enorme · amplificazione delle possibilità dell'azione econqmica, di cui è invece privo un sistema a decisioni decentrate. Tale amplificazione è racchiusa proprio nella s,ostituzione di un coordinamento ex-ante - come il Dobb lo chiama - delle decisioni economiche a quella sorta di coordinamento 1 Sui « coefficienti tecnici >> o « indici tecnico-produttivi )) si veda C. BETTELHEIM, Problèmes théoriques et pratiques de la planification, Paris 1951, pp. 132 sgg. Si tratta dei numeri che rappresentano le quantità delle diverse materie necessarie ad ottenere un'unità di produzione di un prodotto industriale: p. es., per ottenere una tonnellata di cloruro di polivinile occorrono t 0,3 di piriti di ferro; 0,42 di cloruro di sodio; t 7 di carbone; t 2,4 di carbonato di calcio. Gli obbièttivi del piano saranno reciprocamente aggiustati, mediante il metodo dei « bilanci )), in 1nodo da ottenere il rispetto di queste relazioni in una progressiva integrazione di tutte le relazioni implicate a partire dagli obbiettivi principali. Questi coefficienti naturalmente non sono immutabili: essi tendono a modificarsi piu o meno rapidamente con il 1nutare della tecnica, una variabile indipendente che tende a turbare la tranquillità raggiunta dai pianificatori. Alla sopravalutazione di questo elemento come sostitutivo della funzione parametrica dei prezzi si può opporre l'osservazione antica di Vilfredo Pareto (che aveva già indicato l'esistenza di tali coefficienti) secondo il quale non esisterebbe solo una variabilità tecnica di questi coefficienti, ma anche una variabilità econoniica. Il Bettelheim crede che questa possa essere eliminata quando si eli1ni- . nino le fluttuazioni spontanee dei prezzi proprie del regime capitalistico. Ma è evidente· che le ragioni che determi!lano quelle variazioni in regime capitalistico sussistono largamente anche in una economia socialista: i buoni o i cattivi raccolti, la scoperta di nuove fonti di n1aterie prime, le distruzioni accidentali, gli errori, la congiuntura del 1nercato internazionale e cosi via. :È da ritenere, quindi, che il calcolo sui coefficienti dal punto di vista _strettamente tecnico non possa - senza danno - non essere integrato dal calcolo economico vero e proprio. Può forse· avere interesse chiedersi a quali condizioni si può tentare di prescindere da questi fattori di variabilità economica: a) divisione delle attività produttive in prioritarie, in cui soddisfare a qualsiasi costo gli obbiettivi, e in ('econdarie e sacrificabili, in modo da trasferire interamente su una parte sola <lel sis!ema_ ec?nomtco (c~e per. nu~eros~ rag\oni tende ad essere quella compren- <l_e~t~1 beni d1 consu:110) 1 danni derivanti da~l assenza del calcolo economico; b) irr1g1d1mento burocraticamente prolungato dei coefficienti in atto; c) isolamento e autosufficienza economica .. Già in questo quadro sommario si delineano alcune implicazioni di fondo di una economia rigidamente centralizzata .. BibliotecaGino Bia·nco

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