Passato e Presente - anno I - n. 2 - mar.-apr. 1958

Segnalazioni tracciato un quadro sintetico ma limpido del grado di concentrazione raggi unto dall'industria britannica e dell'importanza assunta in essa dalla grande azienda, il documento enuncia la tesi della separazione tra proprietà da una parte e direzione e controllo dal1' altra e su essa fonda la propria proposta politica - che appare alquanto semplicistica e ottimistica - della graduale sostituzione dello stato agli azio- . . . . n1st1 pr1vat1. The. lnsiders, edito dalla « Universities and Left Review », Oxford I 957. Contiene una serrata confutazione • della tesi sostenuta in Industry and Society, attraverso una serie organica di brevi saggi. Il primo di questi fornisce una breve ma efficace analisi- dei reali rapporti intercorrenti nell'industria britannica tra proprietà e direzione : è forse il migliore di tutti, sebbene offra soltanto dati esemplificativi e piu che elaborare tesi originali si richiami esplicitamente a quelle di Wright Mills. Forse le idee piu originali e vive sono contenute nel capitolo conclusivo su « la democratizzazione del potere ». Degli altri saggi, quello sulle public cor- . porations è il piu lungo, esauriente, analitico e docun1entato : . esso risponde a un altro documento del Labour Party, Public Enterprise, ed è strettamente collegato con un altro scritto sull' « ambito della nazionalizzazione >>. Altri brevi articoli sull'inflazione, sullo stato come azionista e sul colonialismo hanno vigore polemico e forza· di argomenti ma carattere prevalentemente divulgativo. JoHN STRACHEY, Il capitalismo contèm- . poraneo, Feltrinelli, Milano 1957, pp. 321. A_questo libro si riallacciano, direttamente o indirettamente, tutte le diBiblioteca Gino Bianco scussioni tra i laburisti intorno ai problemi del neocapitalismo e alle prospettive del socialismo in Inghilterra. Di qui il suo grande interesse e l'utilità della tempestiva traduzione italiana. È piu un saggio politico che uno studio di teoria economica. Anzi, sotto questo secondo aspetto esso rivela le maggiori debolezze: soprattutto i capitoli su Marx e su Keynes appaiono alquanto sommari e superficiali. Ma l'interesse , principale dell'autore si rivolge « al momento in cui le forze economiche reagiscono con quelle politiche, e piu particolarmente al momento in cui gli effetti della democrazia politica reagiscono con le tendenze interne delle economie capitalistiche altamente sviluppate >> (p. 10 ). Il problema centrale affrontato dall' A. è quello del rapporto tra capitalismo e democrazia. A questo riguardo non hanno molta importanza, per Strachey, le tesi marxiste sull'impoverimento dei salariati, che egli discute ampiamente e confuta; ha importanza essenziale il contrasto tra la concentra- · zione del potere a cui tende il capitalismo contemporaneo e la diffusione del potere a cui viceversa tende la democrazia. S. ritiene che la den1ocrazia parlamentare borghese, quale funziona oggi in Inghilterra, sia in grado di « condizionare >> il capitalismo. Egli .sostiene che « le politiche economiche keynesiane, insieme con le tradizionali misure socialiste della proprietà pubblica e della riforma sociale >> possono e devono trasformare il capitalismo e farlo servire ai fini della democrazia. Questo libro si presenta perciò come la piu compiuta esposizione finora disponibile della poli-• tica economica del riformismo neocapitalistico. Esso contiene inoltre (cap. II) un' assai chiar-a·e compendiosa descrizione delle caratteristiche principali ·del capitalismo contemporaneo. . a. g.

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