Passato e Presente - anno I - n. 2 - mar.-apr. 1958

128 IJuciano Cafagna Opinione che è espressa dalla drastica formula del von Mises : « Ogni passo che ci allontana dalla proprietà privata dei, mezzi di produzione, ci allontana anche dalla economia razionale)). Di fronte alla «negazione>> si ebbero coloro che, accettandone l'impianto del ragionamento, si sforzarono di dimostrare come un calcolo economico ed una razionale distribuzione delle risorse potessero aver ... luogo, nonostante l'assetto socialista, nonostante, cioè, l'eliminazione del regime giuridico della proprietà privata dei mezzi di produzione. Il piu noto di questi studiosi è l'economista polacco Oskar Lange, oggi massimo dirigente della pianificazione socialista del suo paese. Gli schemi cos1costruiti - che il Bergson chiama « soluzioni concorrenziali >> del problema di una economia socialista e il Dobb, con una diversa sottolineatura di cui vedremo, il significato, « soluzioni decentralizzatrici ,> - prevedono il permanere, in una economia socialista, sia di un mercato al minuto, base per la fissazione dei prezzi dei beni di consumo (sui quali si suppone quindi che debba influire la « sovranità del consumatore))), sia un mercato per i fattori di produzione. L'Autorità centrale avrebbe la prerogativa di determinare l'ammontare complessivo degli investimenti (mediante il meccanismo del tasso d'interesse) e le norme cui dovrebbe ispirarsi la condotta economica delle singole unità di produzione n_el rapporto fra costi e prezzi. Nello schema del Lange (che differisce soprattutto in questo punto dagli altri) si esclude la necessità di un mercato reale e si attribuisce all'A·utorità centrale il compito di integrare le decisioni delle singole unità di produzione, in luogo del mercato, mediante un contin•uo calcolo delle variazioni da apportare ai pre·zzi in rel~zione alle variazioni della domanda e dell'offerta : u11: meccanismo i!11itativo, insomma, di quello del mercato. Si avrebbe, in sostanza, in una soluzione di questo tipo una molteplicità di sfere decisionali: A) l'Autorità centrale, cui competerebbe di fissare a) l'amz. montare degli investimenti per ciascun periodo, b) i prezzi ai quali si effettueranno le transazioni fra le imprese, c) il tasso di interesse, d) le regole cui deve ispirarsi l'impresa nel rapporto costi/ prezzi; B) le imprese, cui spetterebbe di determinare entro questo quadro a) natura e volume della propria produzione, b) natura e volume dei propri investimenti; C) il mercato dei beni di consumo e della forza lavoro, ove consumatori e venditori della forza lavoro avrebbero, piena sovranità ad influire sui rispettivi prezzi di acquisto e di vendita, rispettivamente dal lato della domanda e dal lato dell'offerta. Non è il caso di _diffondersi sulla critica cui fu sottoposta questa soBiblioteca Gino Bianco

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