Passato e Presente - anno I - n. 2 - mar.-apr. 1958

Gianni Scalia La esistenza delle condizioni esterne: partito comunista, distruzione dello Stato borghese, forti organizzazioni sindacali, armamento del proletariato, non è stata sufficiente per compensare l'assenza di questa condizione: esistenza di forze produttive tendenti allo sviluppo e alla espansione, movimento cosciente delle masse proletarie rivolto a sostanziare col potere economico il potere politico, volontà delle masse proletarie di introdurre nella fabbrica l'ordine proletario, di fare della fabbrica la cellula del nuovo Stato, di costruire il nuovo Stato come riflesso dei rapporti industriali del sistema di fabbrica. (O. N., p. 137). Oppure: Il comunismo come sistema dei rapporti nuovi sociali si attua solo in quanto esistono le condizioni materiali per il suo attuarsi: questo sistema di rapporti non può essere instaurato per via legislativa e amministrativa. Il Partito comunista ha nello Stato operaio l'ufficio di reagente psicologico sulle grandi masse per condurle all'attuazione cosciente e volontaria dei nuovi rapporti, che le condizioni nuove hanno reso possibili. (O. N., p. 143) [Il corsivo è nostro]. Quindi nel consiglio è l'espressione di quella che Gramsci chiama la « sovranità produttiva» (O. N., pp. 29, 36); è la. fonte e la sede diretta del potere (O. N., pp. 98-99 ecc.), o, come dice Gramsci, della « legalità industriale » (O. N.,· tra il resto, pp. 132-33); è l'unità e la totalità reale della classe, come abbiamo visto. Nel consiglio si realizza l'aut(?governo politico-industriale, « l'autonomia industriale », l'iniziativa rivoluzionaria (O. N., pp. 79, 167, 170 ecc.) come struttura di una organizzazione economica socializzata, di un_ « nuovo ordine della produzione e della distribuzione >> (passim, e, tra il resto pp. ~1, 90, 139, 155 ecc.) La classe operaia afferma ... che il potere industriale, che la fonte del potere industriale deve ritornare alla fabbrica, pone nuovamente la fabbrica, dal punto di vista operaio, come forma in cui la classe operaia si costituisce in corpo organico determinato, come cellula di un nuovo Stato, lo Stato operaio, come base di un nuovo sistema rappresentativo, il sistema dei Consigli. (O. N., p. 126) [Il corsivo è nostro]. Tutto il potere politico della massa, il potere di indirizzare i movimenti, il potere di condurre la massa alla ·vittoria contro il capitale deve essere degli organismi rappresentativi della m~ssa stessa, del Consiglio e del sistema dei Consigli, responsabile dinanzi alla massa, costituito di delegati che possono essere revocati ad ogni istante. (O. N., pp. . 100-1). Come è evidente, il processo rivoluzionario si sviluppa sia durante la lotta per la conquista del potere, sia dopo la conquista del potere in forme· ~i autogo, verno diretto insieme economico e politico .. .in quanto il Partito si organizza nelle sedi di lavoro, esso si pone come Partito di governo della classe operaia nelle istituzioni nuove che la classe operaia sta elaborando per attuare la sua autonomia storica. (O. N., p. 142). La rivoluzione non è un atto taumaturgico, è un processo dialettico di sviluppo storico. Ogni consiglio di operai industriali o agricoli che nasce intorno all'unità di lavoro è un punto di partenza di questo sviluppo, è una realizzazione comunista. Promuovere il sorgere e il moltiplicarsi di Consigli operai e contadini, determinarne il collegamento" e la sistemazione organica fino afl'unità nazionale da raggiungersi in un congresso generale, sviluppare un'intensa propaganda per conquistarne la maggioranza è il compito attuale dei comunisti. L'urgere di questa nuova fioritura di poteri che sale irresistibilmente , Biblioteca Gino Bianèo

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