Passato e Presente - anno I - n. 2 - mar.-apr. 1958

Alternative della pianificazione 127 La « negazione » cui allude lo Schumpeter è quella notissima di Ludwig von Mises. Il fatto che gli economisti socialisti o filo-socialisti, quando hanno tentato costruzioni scientifiche e non meramente ideologiche, si sono appoggiati, per elaborare i loro schemi di economia socialista, a impostazioni o suggerimenti già formulati da teorici tutt'altro che socialisti (fra cui primi gli italiani Pareto e Barone) è comprovato dall'andamento del dibattito svoltosi fra le due guerre intorno alle tesi del von Mises 1 • Intendeva riferirsi evidentemente a questo dibattito il Dobb, quando, in alcuni suoi scritti, osservava che un limite tradizionale della considerazione dei problemi di una economia pianificata da parte della teoria è dovuto alla angolatura originaria di quest'ultima, sorta come sforzo di dimostrazione del modo in cui ordine e arn1onia possono stabilirsi nella vita economica di una società mercantile senza meccanismi centrali di coordinazione, ed elaborata poi principalmente come analisi delle condizioni di equilibrio statico del mercato in cui tutte le quantità economiche possano trovarsi in esatta proporzione fra lc:1rd e come teoria della concorrenza perfetta quale meccanisn10 che tende. a riavvicinare a quelle condizioni dopo ogni e qualsiasi mutamento. Di qui, dagli schemi mentali cos1 sorti, è derivata la antica critica a priori nei confronti di una economia socialista, di una economia, cioè, in cui I 'integrale trasferimento della proprietà dei mezzi di produzione da mani private alla pubblica collettività comporta altres1 il trasferimento dei poteri di decisione economica da una molteplicità di centri che questo potere fondano appunto sulla proprietà privata o su deleghe di quest'ultima, ad un centro unico che monopolizza il potere di decisione in nome di una collettività proprietaria, con o senza deleghe di questa 2 • Dizionario di economia politica a. cura di C. Napoleoni, Milano 1956, pp. 1107134. Pur senz_a esserne una recensione il presente scritto non va al di là di un insien1e di considerazioni critiche suggerite dall'opera di questo autore. 1 Ci limitiamo a segnalare Pianificazione econo1nica collettivistica. Studi critici sulle possibilità del socialismo di A. F. VONHAYEK,N. G. P1ERSON, L. VON M1sEs, G. HALM,con introduzione di C. BRESCIANITuRRONI,Torino 1946, pp. xx1235; OsKARLANGE-F. M. TAYLOR, On the Economie Theory of Socialism, Minnesota 1938; ABRAMBERGSON, L'economia· socialista, in L'economia contemporanea a cura di H. S. ELLis, Torino 1953, cap. XII, pp. 485-526. 2 « Il problema vitale - ha osservatò di recente al riguardo R. L. MEEK, The definition of Soci.alism: a Comment, in « The Economie Journal », n1arzo 1957, pp. 135-39 (trad. it. in « Mondo economico», 1957, n. 21) - sembra essere quello del grado in cui il controllo sociale delle decisioni economiche ed amm~nistrative possa divenire effettivo >>. Dovremo tornare piu avanti su questa questione. BibliotecaGino Bianco •

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