Passato e Presente - anno I - n. 2 - mar.-apr. 1958

Carlo Meana l'equivoco. Non una parola di ritrattazione, non un solo accenno d'incertezza. Il senso polemico della sua conferenza stampa è tutto diretto contro il pavido verboten dell'Unione degli scrittori. Intanto che cosa fa il pubblico ministero? Gettato in una poltrona di un buon albergo milanese, Alexei Surkov confida ad un frettoloso redattore de « l'Unità >> la grande minaccia 1 . Per intimidire, allude alla oscura sorte di uno scrittore sovietico, Boris Pilnjak, un cui racconto apparve in occidente senza consenso delle autorità 2 • Ricorda, torvo, quell'unico precedente, e si sbaglia. Ha dimenticato il precedente caso Zamjatin 3 • Sono passati piu di dieci anni dal libro di Londra.· Allora le minaccie non si bisbigliavano negli alberghi di Milano confondendo le citazioni. Gli epigoni hanno perso, fìnanco, la sinistra efficienza. Intanto, « nella sala a pianterreno davanti alla tavola imbandita per il pranzo, Pasternàk si alza continuamente col bicchiere di· vodka in niano a fare nuovi brindisi. Ride, gesticola, getta nuovi pensieri nel fuoco della conversazione. Due suoi aniici sono venuti a trovarlo e siedono insie1ne con le loro tnogli. Sono due giovani scienziati russi che hanna anche interessi letterari; conoscono bene Shakespeare ed Eschilo, Sant' Agostino t'# Kafka; citan_o Proust in_ francese e He1ningway in inglese» 4 • I due giovani amici di Boris Leonidovic avranno forse scritto anche loro, con altre migliaia di lettori, alla « Literaturnaya Gazeta >> protestando contro i tre recenti articoli di Anatoly Sofronov, direttore del settimanale « Ogoniok ))' sostenitore del chi non canta con noi canta contro di. noi. Sofronov ha dovuto ritrattare. Segno dei tempi. Su questo sfondo, l'opera di Pasternàk, oltre le appassionanti vicende e le sistemazioni critiche, è anch'essa una conferma delrUnione Sovietica in divenire, del vasto paese dove l'inguaribile conformista Stiopa si è messo a piangere e non si teme, ormai, di contraddire Sofronov e Surkov ancora potenti. CARLO MEAN:\ ..... •. non è, mi creda; glielo dico in tutta sincerità, non è affatto un'accusa contro la società sovietica ». Lettera da Mosca di Gerd Ruge, « Tempo Presente », gennaio 1958. 1 Pasternàk e la cortina di ferro, « l'Unità », edizione di. Milano, 22 ottobre 1957; cfr. « Pravda », 2 dicembre 1957. 2 Rotwald, Berlin 1929. 3 Nel 1923 apparve per i tipi Gallimard il romanzo Nous Autres, di Evgénij Ivànovic Zamjàtin. Il libro, proibito dalla censura sovietica, poté vedere la luce solo nelle traduzioni francese, inglese e ceca. Più tardi,· in America, fu pubblicato nell'originale russo. Rid9tto· a vivere in una specie di confino politico e letterario, Zamjàtin prefe.ri chiedere' a Stalin, attraverso Gorkij, il permesso di andare in esilio. Mori a Parigi nel 1937·. 4 « Tempo Presente », ge~naio 1958, loc. cit. BibliotecaGino Bianco

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