Passato e Presente - anno I - n. 2 - mar.-apr. 1958

Censori di Pasternàk sieri e curiosità tornano ad una combipazione fissa: perché, oggi, dall'Unione Sovietica ci viene questo libro? Come potrebbe essere accolto dal pubblico russo 1958? Qual è, dunque, l'esplicito o segreto rapporto Pasternàk-realtà sovietica? Ora che Il dottor Zivago è annunciato nelle librerie di Parigi, Londra, Nevv York e Belgrado 1, val la pena di ricordare ch·e nell'ultimo inverno di guerra (febbraio 1945), in una povera edizione di quei tempi magri, apparve UD;a raccolta degli scritti di Pasternàk 2 • Le brevi parole della introduzione lasciano immaginare, per la loro impressionante somiglianza con quelle che dodici anni piu tardi aprono l'edizione italiana del Zivago, una relativa analogia di vicende 3 • Le diversità e le novità sono altre. La raccolta del 1945 comprendeva scritti pubblicati quindici o venti anni prima, compresa la autobiografia Salvacondotto. Pasternàk da due lustri taceva in Unione Sovietica. Si avevano incomplete notizie delle sue traduzioni dei classici. Quel silenzio non poteva essere sciolto; a ben giustificarlo pensò, dopo appena un anno, un violentissimo attacco personale orchestrato dall'onnipotente direzione zdanovista dell'Unione scrittori. Non vi era scelta oltre il silenzio. « Ciò non importava: il presagio della libertà era nell'aria>>. L'editore inglese volle includere nel testo una caricatura del poeta eseguita nel 1937 dai Kukriniksi: una in1mensa sfinge ad occhi aperti. Da Londra, dove Borfs Leonidovic non aveva voluto raggiungere i genitori e le sorelle là emigrati (« ... certi pensano di salvarsi nel sud, nel Caucaso, e anche pit, lontano. Ma non è nei nziei sisten1i. Stringendo i denti un uomo deve condividere il destino~ del proprio paese. Per nze questo è indiscutibile ... »; Il dottor Zivago, p. 222) la sorpresa di quella edizione rimbalzò fino a Mosca. Ancora silenzio. Se nel 1956 Pasternàk ha deciso di affidare i manoscritti alla casa editrice sovietica « Gos1itizdat », cedendo contemporaneamente i diritti di pubblicazione a numerosi editori stranieri, il clima politico e culturale deve essere mutato nel profondo. Per quasi venti anni, isolato, controllatissimo, lucido e prudente, egli era riuscito a conservare il silenzio. La sua nuova posizione nasce dalla certezza di non essere pi{1 solo, di avere consenso e pubblico ad un palmo. La sospensione dell'edizione sovietica non basta a provare che il giudizio generale fosse sbagliato. Nella sua casa di campagna a Beredjelkino, Pasternàk ha invitato i giornalisti. Si è ribellato alla insostenibile utilizzazione antisovietica 4 , ma ha poi subito aggiunto: p·ubblicando il libro· a Mosca, si sarebbe evitato 1 Ed., francese Gallimard: ed. inglese Collins (GB) e Pantheon Books (USA); mancano notizie precise sult 'edizione serbo-croata. 2 B0R1s PAsTERNÀK, The collected Prose Works, Lindsay Brummond Ltd. 3 « ... War time conditions and communications have made impossible to discuss \Vith Boris Pasternàk the preparation of this volume ... Rather than wait, however > I thought that this was too important a moment to lose to introduce Russia's greate~t living Poet to the English reading public. » Febbraio 1945, op. cit. « ... Quando piu tardi si seppe che l'edizione sovietica era stata rimandata a tempo indeterminato l'editore italiano aveva già pronta la traduzione, i torchi gemevano e niente pi~ avrebbe potuto arrestare la pubblicazione ». 30 novembre 1957. 4 « .. .I personaggi del mio romanzo dicono il vero e il falso, perché un grande romanzo non può essere univoco, deve cercare di dire molte cose. Ma il mio romanzo BibliotecaGino Bianco

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