Passato e Presente - anno I - n. 2 - mar.-apr. 1958

• I • • I CENSORI DI PAS'TERNÀK Dopo aver passato la_ lunga serata in silenzio, rincantucciato in un angolo d:l salotto, mentre il padrone di casa e uno scrittore italiano (non era Carlo Levi) conversavano in. francese, Stiopa 1 quando fu il 1nomento di rientrare a Mosca -. si decise a « ringraziare, a nome del ministero della Cultura e dell'Unione ~eg~~ scrittori sovietici, il valente letterato e generoso anfitrione Boris Pasternàk, per 1'1nd1menticabile accoglienza riservata all'ospite straniero)). A queste parole, Pasternàk che sin dall'inizio aveva rifiutato i suoi servizi d'interprete russo-italiano, rabbuiato, lo interruppe, pregandolo di tacere, perché quelle stesse espressioni - in circostanze diverse - le avrebbe ripetute - pari pari - persino a Boris Po~ levai. Piu tardi, tra le scosse della vettura che li portava verso la capitale, Stiopa, senza guardare l'amico italiano, scoppiò in un pianto dirotto: « hò inquietato il piu grande poeta russo>>. Forse in quelle lacrime v'è una rivelazione piu interessante che tutte le interminabili polemiche, .controversie e minori speculazioni, che hanno accompagnato in occidente la prima edizione mondiale de Il dottor Zivago. · Il ricordo della furbesca recensione de « Il Popolo ))' un romanzo anticomunista, è quasi svanito; chi voleva proporre, nel quadro degli accordi culturali tra l'Italia e l'URSS, la traduzione in russo dell'ultima fatica di Pasternàk già rinunzia alla amara ironia. Né suscita stupore che Carlo Salinari abbia dovuto riscrivere tre volte la propria recensione approvata solamente nella versione comparata Pasternàk-Sciolochov· 2 , o che il censore dei censori dichiari in privato che Il dottor Zivago merita· di essere le livre de chevet della borghesia del nord. Si fa un po' di fatica a parlarne. :È come se da un'alta terrazza fosse caduta in corrile una grande e pulita camicia bianca di tela, e due squadre rivali la tirassero chi da un lato e chi dall'altro per trascinarla prima a tana. Perfino le ultime battute di una legittima e n1editata critica letteraria paiono -· in qualche caso - incapaci a liberarsi di certe forzature politicamente allusive 3 • Eppure, voltata l'ultima pagina del volume, molti degli interrogativi, pen1 Il giovane letterato, traduttore e interprete, affettuoso Virgilio ne Il futuro ha un cuore antico. · 2 Sf, sL .Salinari preferisce Sciolochov a Pasternàk. « ... come è evidente le mie simpatie vanno verso il primo tipo di letteratura » ( cioè a Sciolochov): settima colonna; il lettore « ... avrà anche capito che preferiamo Sciolochov » : ottava colonna. « Il Contemporaneo », 18 gennaio 1958. 3 « ... Le Récit nous convainc une fois de plus d'une vérité première: il n'y a pas d'reuvre créatrice sans ouverture sur l'univers. C'est implicitement que le Récit de Pasternàk condamne une littérature sans transcendance ». BENJAMINGoRIELY, « Esprit », 9-10-1957 (introduzio~e al racconto Récit). BibliotecaGino Bianco

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