Inchiesta sui salari che funzionano, ma non si può nemmeno rinunciare a costruirne di nuovi là dove se ne avverta la necessità. Si dice certo una cosa ovvia quando si insiste sulla necessità di valutare i rapporti di forza, ma insistere in un certo modo in questa raccomandazione ha effetti notevolmente paralizzanti. E spesso la frase è ripetuta in condizioni niente affatto pacifiche. È evidente che bisogna essere fortemente pessimisti nel valutare le situazioni e nel calcolare al millesimo gli ostacoli, le remore oggettive e anche le « psicologie oggetti ve >>, purché si sia poi fortemente « volontaristi >> nell'organizzare la loro rimozione. Ma spesso le analisi non vengono compiute e ci si rifugia dietro i « rapporti di forza >> per teorizzare le politiche difensive e attendiste. E allora tutti gli obbiettivi vengono considerati troppo « avanzati >> rispetto ai « rapporti di forza >>. Una posizione riformistica questa, a cui segue sempre nel discorso il massimalismo altrettanto generico del relegare gli « obbiettivi troppo avanzati >> alla dipendenza di soluzioni di problemi generali. Perché il « generale>> è la politica, ma purtroppo è spesso la politica ad essere « solo generale >>, nel senso di essere senza particolari e senza determinazioni. E come si rimanda oggi la discussione specifica dei rapporti tra chiesa e stato perché bisogna dialogare con i cattolici, cos1 si accantona il problema del controllo operaio oggi per rimandarlo magari a quando si sarà costruita la società socialista che poi non si sa bene come e quando si comincerà a costruire, come se la preparazione al potere fosse qualcosa di diverso dalla acquisizione di poteri reali e determinati dalle radici stesse della società civile produttiva. Alcuni esitano di fronte alla formula del controllo per timore che essa risulti cristallizzata ed in1pedisca le analisi dei fenomeni esterni al luogo di lavoro, ma tale rischio sussiste anche se si rimane nella situazione attuale. Ad altri che ·temono i possibili risultati di rifar- - mismo istituzionale si può rispondere che ciò è possibile, ma non certo fatale e tarito meno necessario. MARIA ADELAIDE SALVACO BibliotecaGino Bianco
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