92 Lucz·ano Gallino mune opinione che l'ideale militare dell'America è la pace, « dalla rivolta di Shays alla guerra di Corea non vi è st~to perio?o d'una certa _lung~ezz~ :h: fosse privo di violenza ufficiale. In eff~tti, a pa_rtire dal I 776 g~i _Stati_Uniti si sono impegnati in sette guerre con altri Paesi, 1n una Guerra civile di qu_attro anni, in ,un secolo di combattimenti volanti e di scaramucce con gli Indiani, e in saltuarie dimostrazioni di violenza in Cina, oltre a soggiogare i Caraibi e parte dell'America Centrale)), e conclude che 1~ chia~e .pe~ comprendere l'ambigua relazione tra la credenza comune e gli eventi reali risiede nel fatto che, « storicamente, di violenza ve n'è stata in abbondanza, ma per lo piu essa è stata praticata direttamente " dal popolo ". La forza militare è stata decentrata nella milizia di stato ·quasi come nell'età feudale. E le istituzioni militari, con poche eccezioni, si sono sviluppate in parallelo con gli sparsi mezzi di produzione economica e con i mezzi confederati di potere politico )). Fintanto che esistette la frontiera « tutti erano virtualmep.te dei fucilieri: dato il basso livello tecnico dei combattimenti, i mezzi della violenza restarono decentrati )). Volendo trarre a nostra volta ·delle conclusioni da quanto precede, esse sara11no piuttosto sulla linea della tesi moschiana, che tuttavia è indispensabile integrare con le predette osservazioni del Mills. Posto che per ragioni storiche - in primo luogo per un fatto inaudito nella storia: l'incontro e lo scontro di una civiltà matura, traslata globalmente da un continente all'altro, con una terra vergine e inesplorata - la violenza è stata fin dalle origini una componente essenziale del mondo am~ricano, intima- ' mente radicata nella vita popolare, l'autonomia della violenza istituzionalizzata - il potere militare - dalle istanze immediate della politica interna e da quelle mediate dell'economia in espansione mondiale venne puntualmente in essere con la burocratizzazione della violenza provocata dal dissolversi deHa necessità di difesa interna, e dal peso politico internazionale assunto• dal Paese attraverso l'espansione economica. Negli Stati Uniti lo sviluppo e l'accentramento dell'organizzazione mili~are, premesse al suo svincolamento dallo stato di dipendenza al potere economico e politico, coincise di fatto con il passaggio dell'Avversario (quasi potremmo dire della Sfida, in senso toynbeiano) dall'interno del Paese all'esterno. Dove prima bastava la violenza distribuita molecolarmente tra i bordersmen, i nuovi rapporti di competizione economica e politica con le altre Nazioni esigevano la formazione di un organismo omogeneo, possente e stabile. Istituito da poco, l'esercito stanziale - piattaforma del nuovo potere militare, accentrato e monolitico - fu condotto in meno di venticinque anni a partecipare a due guerre, volute e cercate dal potere politico ed economico come prove di. maturità e mezzo di inserimento degli Stati nel gioco di forze mondiali seguito al disintegrarsi del vecchio ordine europeo e al risveglio dei popoli asiatici; ma con ciò stes_s?veniva a determi~ar~i un p~o_cessodi reazione per ~ui al maggior peso politico ottenuto con 1azione militare doveva necessariamente seguire un Biblioteca Gino Bianco
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