Carlo Meana d'ora però si può dire con sicurezza che gli sviluppi a venire della società civile dipenderanno in gran parte dal modo in ~ui, una volta supe- .rata la loro condizione specialistica di uomini _di ricerca e di laboratorio, i milioni di tecnici ed ingegneri, gli scienziati delle città atomiche $, e le nuove fitte leve delle facoltà scientifiche parteciperanno alla dire- . zione della vita pubblica, contribuendo al precisarsi di rinnovate isti- . . tuz1on1. L'ipotesi che la funzione rallentatrice esercitata dai centri culturalì nazionali periferici nei confronti dei tentativi di rinnovamento della cultura russa, che la loro stizzosa polemica per le intemperanze di Mosca 1 , siano da attribuire alla stratificazione umanistica-etnografica di quei centri, non pare del tutto arbitraria. Mentre Krusce:v coglieva del rapporto riforma industriale-cultura soltanto il senso quantitativo, no·n. è azzardato ritenere che le novità interessanti saranno di natura qualitativa. L'organizzazione orizzontale del potere economico industriale tenderà a spostare centrifugamente energ_ie in.tellettuali tecniche scien,- tifiche congelate sinora in pochi centri. L'quilibrio stesso delle compagini culturali nazionali finirà per essere modificato, tanto da poter prevedere un nùovo rapporto tra Mosca-Leningrado e la cultura di tutto il resto dell'URSS. La partecipazione della cultura alle future vicende del paese troverà nuove forme. L'esperienza- di questi anni ha indicato nella università la forza piu consistente, appassionata ed unitaria. Significativi precedenti 2 fanno pensare che il movimento studentesco e la stampa universitaria saranno fra i protagonisti del risveglio politico dell'Unione. La novità di questa partecipazione è assicurata dalla struttura della scuola sovietica, intrecciata ad ogni suo livello con il mondo dell'industria e d·ella tecnologia. L'eccezionale estensione del sistema educativo e la. sua compenetraziòne coh la realtà operaia-urbana offrono un terreno pronto ad ,accogliere i nuovi risultati delle scienze politiche ed economiche. sono la eco delle calunnie della propaganda straniera e reazionaria » ( « Pravda », 5 aprile 1957). Val qui la pena di ricordare lo scritto di G1usEPPE STALIN, Sugli errori del compagno L. D. Yaroshenko, 22 maggio 1952 ediz. «Rinascita». Stalin in quel saggio paragonava Yaroschenko a Khlestakhov, -lo spaccone de Il Revisore. _ 1 « Zarya Vostoka », 13 gennaio 1957, « Kazakastanskaya Pravda >>, 26 gennaio, « Pravda Vostoka », 18 gennaio. · ~ Cfr. Il nuovo tra la gioventu sovietica, « Nuova generazione», 10 febbraio 1957. liotca ino I 1 neo
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