Passato e Presente - anno I - n. 1 - gen.-feb. 1958

Mondo contemporaneo CULTURA E POLITICA NEL.LE ULTIME VICENDE SOVIETICHE A distanza di tre anni dalla pubblicazione del Disgelo, la polemica della « Komsomolskaia Pravda » sulle lenti rosa · degli scrittori e la vera vita del popolo, la corrucciata sorpresa di Simonov, gli interrogativi degli intellettuali d'occidente - si tratta di un pamphlet commissionato dai politici o è il frutto di una spinta collettiva della società? - _ele altre mille reazioni che accolsero il romanzo di Ehrenburg appaiono oggi remote e persino un po' ingenue. Le pagine dell'ultima opera del . vecchio rabdomante Ilja sono quasi dimenticate, cosicché solo il titolo - il disgelo -. può servire ancora ad indicare il primo tempo di un processo di ripresa politica della cultura sovietica, nella confusa stagione che va dalla primavera del 1953 alle giornate del ventesimo Congresso. Mangiate pane e sale, e dite il vero aveva raccomandato la direzione collegiale, e tanto bastava perché tutta l'Unione attribuisse nuovi significati a motivi ben noti: lotta alla burocrazia, legalità socialista, democr~zia politica delle masse. Con questi slogans un po' frusti si è iniziato il piu profondo turbamento politico vissuto dall'URSS dal tempo della sua costitu.zione. Il crepuscolo dell'era staliniana non permetteva ancora di partire da una critica anche preliminare ·alla teoria dello Stato e del partito sovietici o da un corpo di idee rinnovatrici, tratte da un'analisi della realtà economica, sociale ed istituzionale, ma soltanto déllle roventi denunce di crimini, violenze e prevaricazioni. La stampa lasciò filtrare sulle sue pagine compassate ed ufficiali sbalorditive rivelazioni di malsane situazioni locali tollerate o favorite da dirigenti . politici, funzionari grandi e piccini del Partito e dello Stato. La riabilitazione dei medici e la fine di Beria - di là dalle intenzioni dei circoli politici che condussero l'operazione - parlarono ai cittadini sovietici il linguaggio atteso della sicurezza, di un socialismo finalmente per gli uomini. L'atmosfera generale, dunque, era favorevole a consistenti novità nel campo della cultura. Anche qui si cominciò da zero, sparando ad alzo Biblioteca Gino Bianco

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