Problemi del lavoro femminile 77 ritorno delle funzioni economiche dell'unità domestica (e cos1 un ritorno dei valori «privati» nell'equilibrio della vita quotidiana). L'unità domestica ha bisogno di una sua propria organizzazione, e sempre piu va modellando i suoi comportamenti, le sue « tecniche » organizzative su quelle dell'unità di produzione (si pensi al fenomeno di capitalizzazione dei redditi futuri, là dove c'è sicurezza salariale, e quindi al fenomeno delle vendite a rate, il quale è una forma di finanziamento di impresa, ma non il solo, perché, come si sa, è già abbastanza diffuso in America il finanziamento di famiglie da parte delle banche; si pensi alla funzione « strumentale >> dei cosiddetti beni di consumo durevoli; ecc.). Ora, l'addetto a questa funzione organizzativa domestica è, nella famiglia che conosciamo, la donna. Non è forse cosi paradossale come sembra, •affermare che la «casalinga» è un nuovo mestiere. Sia la casalinga ricca, di casa « signorile » con numerosa servitu, sia la casalinga contadina, sia la casalinga operaia <<depressa» (ma avremmo bisogno di molte ricerche per sapere in che proporzioni sia realmente esistita, e che cosa fosse la «casa» alla quale doveva badare) erano tutt'altra cosa della casalinga media che va diffondendosi nella società contemporanea, e che è, vorremmo dire, una lavoratrice specializzata; alleviata, è vero, nel suo lavoro manuale dai sempre nuovi strumenti che le si offrono, ma - e l'esperienza è comune - impegnata, proprio da questo progresso strumentale, in piu complicati compiti organizzativi. È vero che contemporaneamente sorgono servizi di organizzazione inter-domestica (cioè imprese per la pulizia, e analoghe; diffusione di cibi preparati; diffusione delle « lavoratrici domestiche», organizzate dall'esterno, e che vengono impiegate temporaneamente dalle famiglie che ne hanno bisogno; ecc.). E inoltre si delinea la tendenza (in America) alla partecipazione maschile alle mansioni casalinghe. Ma fino a che punto, nelle prospettive immediate, tali tendenze bilanciano la tendenza fondamentale di un accrescimento dei compiti di organizzazione domestica? Anche per questi fenomeni sarebbero augurabili conoscenze piu precise ed estese. Quello . che possiamo dire è che in Italia, per gran parte delle lavoratrici, il peso del doppio ruolo casa-lavoro, è ancora di natura fisica: cottimo + bucato; 8-9 ore di -fabbric~ + 3-4 ore di lavori domestici, e cos1 via. Ed è quindi illusorio ed astratto affrontare i problemi del lavoro femminile (come sembra farsi oggi) senza prendere in considerazione le contraddizioni attuali fra organizzazione industriale della produzione e organizzazione domestica dei consumi, senza cercare a livello sociale la soluzione dei problemi di organizzazione domestica. ALESSANDRO PIZZORNO Biblioteca Gino Bianco
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