Problemi del lavoro femminile 75 « giusto scandalo » 1 • Poiché la forza e la validità della determinazione di scelta del movimento operaio in questo, come in molti altri casi, riposa piu su una esatta analisi delle tendenze di evoluzione· della struttura che sulla priorità del richiamo di un indiscutibile imperativo « civile e di diritto ». FRANCO MoMIGLIANo II. APPUNTI SU LAVORO FEMMINILE E ORGANIZZAZIONE DOMESTICA Al di là dei problemi che le rivendicazioni sindacali portano continuamente alla superficie, recenti discussioni invitano a riflettere sui motivi sociali e civili di fondo connessi al fenomeno del lavoro femminile, e sulle contraddizioni che ne conseguono. Apparso, nella sua forma di lavoro extra-casalingo ed extra-familiare, in una con il lavoro infantile, nel manifestarsi della rivoluzione industriale quando le nuove fabbriche non erano mai sazie di mano d'opera a buon mercato, il lavoro femminile diventa una tipica componente del modo di vita del proletariato. Di fronte ad esso il mondo borghese elabora una complessa ideologia di difesa del « non-lavoro » della donna borghese: la donna ha il suo luogo sacro nella casa, angelo del focolare, ecc. L'ideologia sorge in contraddizione con la tendenza reale, ma anche_da una contraddizione presente nella realtà sociale. La contraddizione è questa: lo ·sviluppo della divisione tecnica del lavoro esige la presenza della donna nelle unità di produzione; ma i principi di una divisione sociale del lavoro si fondano invece sull'attribuzione alla donna dell'organizzazione del lavoro domestico, cioè dell'organizzazione dei consumi. · I principi di tale ideologia si fondano su una proiezione di un'ipotetica situazione precedente, nella quale· il ruolo della donna nella casa rientrava nell'ordine di una divisione sia tecnica che sociale del lavoro: produzione e consumo - in economia artigianale come agricola - si organizzavano in sede familiare e domestica; la donna stava in casa, ma, come l'ùomo, se pur con attività e funzioni specifiche, partecipava all'organizzazione economica. Da questa situazione, forse ipotetica; in ogni caso schematica, l'ideologia reazionaria astraeva solo il lato moralistico, non funzionale, e l'immagine intimizzata, privatizzata della donna. 1 Verso tale impostazione si sono pronunciate implicitamente o esplicitamente talune relazioni o interventi al convegno di Milano, quali quelli dell'avv. Picciotto e dell'on. Bartesagli. Bi lioteca Gino Bianco
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