Passato e Presente - anno I - n. 1 - gen.-feb. 1958

Problemi del lavoro femminile anticipatrici, in diversi settori e in relazione a nuove mansioni, in coerenza con la tendenza di evoluzione delle forze produttive e dello sviluppo economico della società moderna. E ciò al fine di impostare studi ed elaborazioni di una politica della classe operaia che non tengano per fermo l'assunto che il problema del lavoro femminile debba necessariamente risolversi ripercorrendo la strada .solita del lavoro maschile (limitando cos1 l'impostazione soprattutto alle rivendicazioni tipiche: la donna-operaia specializzata,. la donna-capo officina, la donna-magistrato o diplomatica), bens1-riconoscano• che all'evolvere delle forze produttive, alle accelerate trasformazioni della fisionomia del capitalismo moderno, corrispondono in realtà opportunità di « nuovi percorsi » della evoluzione interna delle forze di lavoro. Perciò non pare che le rivendicazioni del lavoro femminile si debbano oggettivare in un puro schema di confronto e di parificazione tra i sessi, bensf possano e debbano attuarsi anticipando e sollecitando realizzazioni di nuove mansioni e professioni in una società in divenire sotto la spinta di un accelerato processo di trasformazione. Anche l'approccio di studio del problema del salario femminile dal punto di vista tecnico-sindacale potrebbe suggerire ipotesi e indagini, apparente-- mente marginali, che ci riconducono in realtà alla tematica di fondo del sindacalismo moderno. Ad esempio si può rilevare che il processo di .riduzione della differenza tra salario maschile e femminile si è realizzato in gran parte ~ in virtu di un funzionamento automatico di una soluzione tecnico-sindacale applicata al meccanismo della scala mobile, mentre minori risultati sono stati ottenuti finora mediante lotte o rivendicazioni sindacali che affrontassero frontalme~te l'argomento. È avvenuto che il processo di svalutazione della moneta e i congegni elaborati in sede sindacale per porvi riparo, hanno avvicinato la parità salariale piu di quanto abbiano ottenuto decine di anni di rivendicazioni frontali, anche in paesi a tradizione· democratica. Paradossalmente il peggior nemico della donna casalinga (la svalutazione monetaria) ha attuato un gran passo sulla via della parità salariale della donna lavoratrice. Varrebbe la pena di indagare in che misura il congegno della scala mobile, proprio perché istituto tecnico-sindacale piu moderno, sia stato· elaborato in modo da sfuggire agli effetti di ideologie e pregiudizi appar-- tenenti ad una precedente fase storica; o in che limiti invece questo caso· ·indichi l'esistenza, in termini generali, di talune rivendicazioni sindacali, che per determinate condizioni economico-sociali, trovino miglior soluzione nella rinunzia all'urto frontale, e cioè nella rinunzia alla proposta politica,.- e nel ripiegamento su accorgimenti di carattere tecnico. Il che porta a domandarci in che limiti- sia valida un'impostazione che tende a vedere, per uno schematismo ideologico, nel ·« tecnicismo » sinda--: cale ·una semplice espressione di una concezione piattamente riformistica,- o in che limiti invece nella realtà della società moderna esso diventi elemento· iblioteca Gino Bianco

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