Sul potere contrattuale del sindacato legge sindacale, sul riconoscimento giuridico delle commissioni interne, sulla funzione del sindacato come contraente e come controllore nelle · scelte fondamentali della politica economica. Varie posizioni si intrecciano e si contrappongono. Una di esse, ancora prevalente all'interno della CISL, sostiene che lo Stato deve essere neutrale e agnostico· di fronte all'attività sindacale, e per ciò stesso implica il concetto della parità delle condizioni di partenza fra lavoratori e padronato nel rapporto antagonistico, oppure implicitamente nega il rapporto antagonistico stesso. I moventi di questa posizione, che peraltro già denota sintomi chiari di crisi, sono complessi, e si richiamano, a)- meno in parte, alla eteronomia ideologica (che si presenta come ripudio di ogni ideologia) di quella organizzazione, alla recezione passiva di un empirismo incongruo nella situazione italiana, alla diffidenza verso il confessionalismo cattolico e corporativo, e alla illusione, tipicamente socialriformistica, c,he il capitalismo abbia una sua capacità interna di composizione dei contrasti. A. questa posizione si contrappone quella delle ACLI, che riconoscono esplicitamente l'antagonismo di interèssi e l'inferiorità del lavoro rispetto al capitale e la necessità dell'intervento statale in tutela del lavoro, ma restano in una posizione presindacale, di denuncia astratta, di rinuncia a ogni organizzazione della protesta e della lotta - posizione che è del· i;esto conseguente alla premessa confessionale, che non può riconoscere alcuna ·a{ìtonomia reale a una organizzazio·ne terrena, che deve restare subordinata a norme trascendenti e a una disciplina esterna. Entrambe le posizioni accennate, quella liberistica e quella èonfessionale, per il loro carattere subalterno, entrano in conflitto con la logica degli interessi di massa e. sono perciò soggette a una crisi ineluttabile. Nella CGIL il processo di rinnovamento sta portando a una visione piu feconda della lotta operaia per ottenere dallo Stato (sia dalla legge che dall'amministrazione) un intervento in sostegno del potere contrattuale. Non si tratta qui della lotta ·politica, sempre fatta da tutti i sindacati, e con evidente ragione, per cercare di ottenere direttamente dallo Stato le concessioni che un rapporto di forze sfavorevole non abbia consentito di strappare ai padroni. Non si tratta cioè di supplire con l'azione dello Stato ~!l'attività del sindacato e al suo deficiente potere di mercato. Si tratta di lottare per ottenere una durevole e organica . . Biblioteca Girio Bianco
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