Sul potere contrattuale del sindacato 61 nato monopolistico si fondava e si consolidava nelle fabbriche, e dalle fabbriche si irradiava sul paese. E sorgeva un nuovo pericolo, che ancora non è del tutto scomparso, e cioè che la delusione per lotte politiche generali senza risultati tangibili portasse il sindacato a chiudere se stesso in una posizione riformistica, di rivendicazioni subordinate alla direz~one economica monopolistica. Laddove l'unica via attiva e aperta al successo è quella che dà alla rivendicazione una piena coscienza antagonistica, autonoma dalla direzione padronale, con piena intelligenza del contesto di potere nel quale essa si trova a operare. Accuse recenti di economismo, tecnicismo e sottovalutazione dell'elemento politico non sembrano fondate, quando si pensi che la lotta per il progresso tecnico è lotta, senza ·illusioni, per il controllo sul progresso, che la lotta rivendicativa aziendale è lotta per i~ controllo sulle risorse, sul loro impiego, sul reddito e sulla sua distrìbuzione, sulla destinazione degli utili e sul tipo degli investimenti. Di fronte al monopolio, e in generale all'industria piu avanzata, il sindacato vede messa a dura prova la sua stessa esistenza come forza organizzata e organizzatrice, il contatto coi suoi aderenti, l'efficacia delle sue parole d'ordine, il grado di partecipazi~ne dei suoi iscritti, la utilità stessa dei suoi servizi. Qui sta il problema piu serio da affrontare, se si vuole che il potere contrattuale del sindacato viva e si sviluppi. L'azienda mod~rna porta sulle relazioni industriali tutto il peso della propria capacità e dei propri mezzi di organizzazione della produzione e del lavoro, cambia le condizioni di esecuzione del lavoro isolando il lavoratore che rimane solo col suo compito, condiziona profondamente anche l'ambiente esterno dove il lavoratore vive e spende il suo salario. Quanto meglio l'azienda è organizzata, tanto piu il lavoratore è estraniato dai suoi problemi fondamentali, isolato dai suoi compagni di lavoro, integrato in un sistema di relazioni industriali di totale subordinazione. Il sindacato, per vivere e per affermarsi, deve aggiornare le sue strutture organizzative e i suoi metodi di propaganda. È vero che il paternalismo, come arma per inutilizzare il sindacato nella coscienza delle masse lavoratrici, ~a limiti invalicabili, e sono i limiti derivati dalla contraddizione nella quale l'azienda moderna, e particolarmente il monopolista, viene a trovarsi come produttore di beni e di servizi, fra un'avanzata capacità produttiva e una politica di massimo profitto che inaridisce la condizione stessa dello sviluppo. Ma il sin4acato, e con esso i lavoratori, non trarranno alcun frutto dall'esaurimento dei limiti paternalistici, se nel momento in cui la contraddizione Biblioteca Gino B.ianco
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==