Passato e Presente - anno I - n. 1 - gen.-feb. 1958

Sul potere contrattuale del sindacato 59 renti per i sindacati dei paesi piu industrializzati sono applicabili alla situazione sindacale italiana. Anche il sindacato italiano, come· i sindacati degli altri paesi, si trova a dover lottare contro la concorrenza nell'offerta di lavoro: basti pensare all'istituto del collocamento, cui la scissione sindacale e l'appoggio governativo al padronato hanno tolto molta parte della sua funzione. Ma mentre la stretta correlazione fra mercato del lavoro e mercato dei prodotti ha portato i sindacati degli altri paesi, e soprattutto quelli anglosassoni, a una pressione limitatrice della concorrenza nel campo dei prodotti al fine di mantenere il controllo sulla domanda di layoro (cioè sulla offerta di posti di lavoro), in Italia il sindacato ha dovuto cer- - care altre vie per affermare le sue possibilità di controllo e quindi di potere contrattuale. 11sindacato si è trovato di ·fronte al monopolio come a un nemico, come alla forza determinante dell'insufficiente sviluppo economico, della disoccupazione, del peso dell'esercito di riserva del lavoro sulla funzionalità del sindacato. La lotta contro la politica restrizionistica del monopolio è diventata perciò lotta necessaria per il sindacato. Invece di ostacolare l'afflusso delle piccole industrie sul mercato, il sindacato italiano ha sempre difeso, sul piano politico, la loro possibilità di vita e di affermazione economica; invece di accordarsi coi padroni per tenere alti i prezzi dei prodo~i, il sindacato italiano ha sviluppato azioni coerenti per la riduzione dei prezzi, soprattutto delle materie prime, delle foll!i energetiche e dei beni di largo consumo; invece di ostacolare l'adozione della nuova tecnologia risparmiatrice di forza lavoro, il sindacato ha vi_stonel progresso tecnico, se controllato, la premessa necessaria per lo sviluppo produttivo, l'espansione del mercato e della occupazione operaia. Il sindacato italiano si è sempre presentato praticamente in una posizione attiva, positiva, verso qualsiasi mezzo tendente a ridurre i costi; ad alleviare colla modernizzazione produttiva lo sforzo fisico del lavoro, ad aumentare la base di massa del mercato, perseguendo, attraverso la via del pieno impiego, il rafforzamento contrattuale delle organizzazioni operaie. In questo. è consistito l'aspetto piu strettamente sindacale del Piano del Lavoro della CGIL, che sul piano politico generale fu per la classe operaia italiana un modo di identificare praticamente se stessa col progresso civile e sociale della nazione: e in questa identific_azionerifulse, fra il 1949 e il 1952, la genialità di Giuseppe Di Vittorio. · _ _Ci si è chiesto e ci_si chiede tuttora perché la lotta per il Piano del Lavoro si sia esaurita nel corso -di pochi anni, perché la lotta per le riBiblioteca Gino Bianco

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