Vittorio Foa con la retribuzione e la durata del lavoro, anche altri elementi ·come ij contenuto, la. forma della prestazione, l'ambiente del lavoro, le relazioni materiali e morali fra lavoratori e direzione aziendale, nonché le condizioni stesse dell'ambiente sociale in cui il lavoratore vive e spende il suo salario. La coscienza che oggi i lavoratori e i sindacalisti hanno di una diminuita capacità di contrattazione del sindacato nasce da una esperienza nella quale i confronti salariali hanno, nonostante tutto, una importanza assai minore di altri fatti, come l'oppressione e la subordinazione del lavoratore nella fabbrica e nell 'u.fficio, il ricatto della disoccupazione, la discriminazione politica e sindacale, la divisione dei lavoratori per effetto della guerra fra i sindacati. Ma anche se ci si ferma alla condizione salariale, manca un punto di riferimento fisso per misurazioni quantitative. I salari e le condizioni di lavoro sono, in generale, migliori nelle grandi aziende e nel Nord che non nelle piccole aziende e nel Sud, dove per giunta continua a imperversare la piaga della violazione dei contratti e delle leggi sociali. Esiste qui una correlazione di fatto fra condizioni di lavoro e grado di sindacalizzazione, ma non se ne può argomentare un rapporto causale univoco, dato che il grado di sindacalizzazione è in relazione reciproca col livello dell'organizzazione economica e dell'impiego. All'interno della CGIL hanno avuto largo corso confronti critici fra le conquiste salariali ottenute con accordi nazionali e i miglioramenti conquistati o elargiti nelle aziende monopolistiche, per cercare di misurare per questa via la debolezza relativa del sindacato. Di fatto però i miglioramenti aziendali, anche quando non sono stati il frutto di lotte oper.aie dirette dai sindacati, anche quando sono stati paternalisticamente elargiti dal padrone, hanno corrisposto a una cosciente direttiva politica padronale volta a sottrarsi a una potenzi~le sindacalizzazione e disposta a pagare un prezzo per conseguire il risultato politico di l}-n blocco nell'attività sindacale. Anche nelle situazioni di paternalismo piu scoperto il sindacato è assente solo in apparenza, perché esiste come forza potenziale, come oggetto di una operazione politica. La componente politica è oggi inscindibile dalìa pratica sindacale del padronato, e soprattutto di quello monopolistico. Ciò rende impossibile la misura quantitativa ma accresce la necessità di analisi storiche e sociologiche del potere di mercato del sindacato, analisi qualitative e dinamiche dei rapporti fra il sindacato e la struttura economica, fra il sindacato e lo Stato, e soprattutto fra il sindacato e i suoi membri, perché in quest'ultimo rapporto sta il nucleo decisivo della forza contrattuale. Biblioteca Gino Bianco
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