Passato e Presente - anno I - n. 1 - gen.-feb. 1958

La « imtrJ,inente rivoluzione mondiale » 49 lavoratori di tutto il mondo», secondo la formula invalsa con Stalin. Dal boicottaggio· all'invio di armi e soldati contro la Russia si passò ·a teorizzare il diritto all'intervento rosso verso ·altri paesi (p. 322). Dalla ammirazione per la tenacia dei bolscevichi al potere e dalla costatazione che solo la loro rivoluzione resisteva, si crearono le basi perché epigoni di ristrette vedute facessero del modello russo un paradigma per tutti. In parte per necessità, in parte per unilateralità di giudizio, i comunisti dopo Lenin finirono per riporre gran parte delle speranze, piu che nella condotta autonoma della propria lotta, nella salvezza e vittoria dell'Unione sovietica come Stato 1 • Questa concezione portava in sé oltre tutto i germi di un immobilismo fatalista, fondato sulla certezza di un prossimo automatico crollo del capitalismo. Abbiamo già ricordato le previsioni che dominavano nel '19 o nel '20. Ma anche la « svolta >> del '_21 avvenne con un l motivazione che non cambiava quell'analisi catastrofica. Vi si parlava di eccessiva « tensione >>delle forze rivoluzionarie sia in Russia (e fu varata la NEP) sia negli altri paesi, dove l'avanguardia politica non mostrava di avere con sé la maggioranza dei lavoratori. Si teorizzava senza argomentare il fatto che il movimento politico « ha i suoi cicli, in su e in giu >>, e che perciò un rallentamento è talora inevitabile (p. 238). Ma l'analisi del capitalismo e dello Stato borghese restava nei termini indicati da Lenin nel colmo della bufera bellica, riduceva al minimo cioè le capacità di recupero della borghesia e semplificava tutti i termini della lotta. Il capitalismo ha restaurato un equilibriq temporaneo e incerto, dicevano Trotzkij e Varga, relatori sulla situazione mondiale, ma il momento rimane fondamentalmente rivoluzionario. Quella del 1920 non è stata una crisi ciclica normale, ma una crisi di sottoproduzione. « In que·ste condizioni i periodi di prosperità possono essere solo di breve durata, e di carattere largamente speculativo>> (p. 231). Si va incontro a un periodo di difficoltà economiche gravi, di scontri, di crisi generali e parziali. Una ripresa del capitalis~o europeo può avvenire solo attraverso l'accumulazione forzata 1 quanta strada. in _questo senso si f~ce poi in pochi anni si può vedere, per esempio, da un edito~iale commemorativo della fondazione della I. C., pubblicato d~ « Sta~o Operaio » (1929, n. 2, p. 91), dove si sostiene ormai che nell'Int~rna~ionale il P: C._ russo . « ha una posizione privilegiata, di vera e propria direzione nella direzione», e che l'affermazione che i comunisti sono servi di Mosca « è il piu grande onore che possa essere fatto a noi>>. 4 • Biblioteca Gino Bianco

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