Passato e Presente - anno I - n. 1 - gen.-feb. 1958

Roberto Guiducci r pènsiefo, esso si consoliderà fuori di lui ed alla alienazione della natura si soVrapporrà l'alienazione (geometrizzante o. no) della strumental1tà ·scientifica sulla natura stessa. Ma allora anche il metodo sperimentale, una volta metafìsicizzato, avrà perduto gran parte della· sua capacità liberatoria, del suo carattere aperto al di là della propria stessa limitazione e dei suoi risultati particolari. Ed era questo il pericolo che Galilei paventava e contro il quale si batteva tanto tenacemente. E confusamente anche. Per cui, chiarito il senso piu profondo della rivoluzione copernicana che Galilei porta con sé, ci sembra esattissimo concedere ai critici di Galileo che è del tutto probabile che Galilei stesso abbia ceduto in piu punti al bisogno di una certezza immediata indulgendo al platonismo e, ciò che piu interessà da un punto di vista epistemologico, che certamente Galilei, per quanto teso a mantenere aperto il metodo, lo chiuse di .fatto limitandolo ad un geometrismo archimedeo. Ed in questo senso le prove sono tante e cosi chiare che non ci sembra il luogo di esporle diffusamente. Tuttavia occorre riconoscere che è molto significativo il fatto stesso che Galileo non abbia mai cercato di « sistematizzare » i suoi argo~enti polemici o le sue notazioni particolari in un quadro completo. Di piu, è giusto notare che se certamente si possono dedurre da alcuni passi discorsivi dell'opera galileiana no-n solo un acritico platonismo, ma addirittura riflessi scolastici, d'altro canto Galilei non aderf mai deliberatamente ad alcuna posizione filosofica in questo senso e, quello che piu conta, non la trasferf in sede scientifica. Oggi, ben piu avvertiti epistemologicamente, sappiamo che non raggiungere una posizione filosofica cosciente ~ controllata significa per ciò stesso cadere in forme filosofiche sorpassate e vincolanti. Ma la pretesa galileiana era altra : lasciare immune il piano scientifico ·dal piano filosofico che egli tout court identificava con il piano metafisic~ tradizionale. Di qui la sua durissima polemica con i filosofi « in libris », che senza verificare nell'esperienza i propri argomenti li deducevano da testo e test~ senza altra preoccupazione e senza contatto con la realtà. « Perciò, sig. Simplicio, venite pure con le ragioni e con le dimostrazioni, vostre o di Aristotile, e_non con testi e nude autorità, perché i discorsi nostri h.anno ad essere intorno al mondo sensibile, e non sopra un mondo di .carta »-1 • Ma da questa resistenza di Galilei alla filosofia e _da questo 1 Opere, VII, I 38-39. Biblioteca Gino Bianco

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