Passato e Presente - anno I - n. 1 - gen.-feb. 1958

Roberto Guiducci Potrà essere curioso notare come per l'addietro, anche nei piu ·brevi profili tracciati sull'opera scientifica di Galileo, non si prescindesse mai dal toccarne o l'intero sviluppo o i tratti essenziali della vita, quando di altri ricercatori, come un Copernico o un Keplero, ci si limitava strettamente a riportare le scoperte effettuate in sede specialistica. Ma l'inserimento storico non andava spesso piu in là della cronaca. Le linee dell'opera e dell'attività pubblica del Nostro restavano senza una intima connessione : due linee parallele e giustapposte. · Il merito essenziale del lavoro di Geymonat consiste nell'aver colto e _dimostrato il legamè intrinseco fra pensiero e attività di -Galileo. Come è noto, fra la fine del Cinquecento e l'inizio del Seicento va matu .. randa, sotto la fissazione delle classi dominanti aristocratiche ed ecclesiastiche, la potenzialità politica e culturale degli imprenditori, artigiani e commercianti. Per Galilei il rapporto con queste classi in formazione e sviluppo non è un contatto intellettualisticamente deliberato, ma fin dal principio necessario e spontaneo. Non è Galileo a portare il cannocchiale agli ottici artigiani, ma sono essi a portare il cannocchiale a Galileo. Non è neppure Galileo ad offrire ai costruttori di navi una teoria sulla resistenza dei materiali, ma è il « buon vecchio >>artigiano costruttore di una « gran galeazza>> che appare come· figura di fondo, in apertura di dialogo nei Discorsi e Dimostrazioni matematiche sopra due nuove scienze, che suggerisce materia sperimentale alle ipotesi. Comprendere la ricchezza di questa potenzialità, portarla alla luce, esplicarla, generalizzarla su piano scientifico appare subito a Galileo un'opera fondamentale. Non può essere l'astratta e non verificata ipotesi copernicana a costituire la base di questa generalizzazione : sarà il cannocchiale artigiano ad incarnare il copernicanesimo. Attraverso lo strumento Galileo può dimostrare in modo irrefutabile e non opinabile la verità operativa del sistema copernicano 1 • Nasce il « Sidereus Nuri1 Il distacco di Galilei da Keplero è molto significativo. Keplero è un vero neoplatonico. Persuaso della struttura ontologicamente geometrica dell'universo, accetta coraggiosamente la caduta della concezione della perfetta circolarità delle orbite, ma per una concezione ellittica altrettanto rigorosamente geometrica. La esperimentazione, o meglio l'azzardo, della scoperta diretta con il cannocchiale lo trova perplesso e rii uttante. Del resto, il significato delle sue scoperte non poteva apparire evidente a chi avesse usato il cannocchiale. Infatti, come chiarisce il MAsoN: « Chiunque poteva vedere le lune di Giove, le fasi di Venere e le montagn: della luna con un telescopio, ma solo degli abili matematici potevano essere convinti attraverso le scoperte di Keplero che la teoria eliocentrica era essenzialmente corretta. L'efficacia storica di Galileo nella propagazione del sistema di CoBiblioteca Gino Bianco

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