GALILEI E LA DETERMINAZIONE PRAGMATICA DEL METODO Alla vigilia, o già all'interno, di un grande rivolgimento economico-sociale causato da una nuova configurazione industriale di cui ci è tanto difficile cogliere il significato e prevedere gli sviluppi, non a caso non pochi studiosi di diverse tendenze insistono, in questi ultimi tempi, in ricerche sulla prima rivoluzione industriale moderna, che ebbe le sue radici nel Seicento e le cui ripercussioni ancor oggi ci investono e determinano. Nel campo filosofico una particolare attenzione è dedicata alle metodologie scientifiche che operarono nel tempo e, fra esse, un posto di grande rilievo è dato al pensiero di Galilei 1 • Molto utile, per tentare qualche primo appunto, anche per il modo nuovo in cui il problema è affrontato, ci sembrano i recentissimi studi di Geymonat 2 • 1 Forse basterebbe a giustificare questi studi, che vorremmo continuare, quanto diceva il Banfi nell'aprire il discorso su « L'uomo copernicano >>: « Nella crisi profonda e radicale che travaglia la nostra cultura e che vano sarebbe nascondere, attenuare o risolvere secondo facili e pigri schemi di una astratta visione ideale, sembra che il nostro compito debba esser quello di assumerne piena e libera coscienza, e rifacendoci alle sue origini prime, riconoscerne l'energia intima di vita ... A tale esigenza ... vuol corrispondere questo avvicinamento a Galileo e il tentativo di interpretare il suo spirito sullo sfondo del Rinascimento, ove ha le sue origini la cultura moderna, di riconoscere cosf, alle sue fonti, la viva umanità del sapere scientifico, che è oggi e rimane la garanzia piu certa e insieme piu ricca di problemi, della continuità e dello sviluppo del nostro vivere civile >>. E poiché non crediamo che nessun studior anche modestissimo come il presente, si giustifichi da sé in un astratto liberismo « spirituale )), vorremmo solo aggiungere che il tentare di allungare le radici culturali della cultura socialista ci _sembra compito altrettanto urgente quanto l'intervenire su piano moderno. La prima presunzione dogmatica, che rovesciando Hegel si fosse esentati dal considerarlo diritto, e la seconda presunzione, che Hegel dovesse rappresentare la « summa ))' benché astratta, di tutto il pensiero umano, hanno incredibilmente ristretto l'orizzonte filosofico del pensiero marxista. Ma che la vicenda della ricerca u~an~ sia piu. complessa può essere faticosamente dimostrato soltanto da un paziente lavoro d1 molti che, pur accettando l'indirizzo della filosofia della prassi ne rifiutano le facili quanto sterili semplificazioni. ' 2 Lunov1co GE~MONAT, Galfleo Galilei, Tori_no• 1957, p. 381; cfr. anche dello stesso autore : Storta del pensiero filosofico, Milano 1955, 3 voll. (in particolare vol. II, pp. 37-95). Biblioteca Gino Bianco
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