Il concetto di lavoro in Marx « senza lavoro passato e accumulato, - questo lavoro non fosse altro che l'abilità riunita e concentrata per reiterato esercizio nella mano qi un selvaggio>>; per concludere, infine, con l'affermazione. che il « mq-- derno capitale >>(che è anche uno strumento di produzione nonché l~- voro passato e oggettivato) è un fattore senza il quale nessuna prod~-- zione è concepibile, un elemento che contrassegna tutte le epoche sto-- riche, « una legge di natura >>uni versale e eterna 1 • In altre parole, mentre nell'analisi scientifica « le determinazioni che· valgono per la produzione in generale debbC?novenir escluse in modo, che per l'unità - che deriva già dal fatto che il soggetto, l'umanitàT e l'oggetto, la natura, sono gli stessi - non vada poi dimenticata la_ differenza essenziale>> (ibid.), l'economista compie invece il processo inverso. Scarta, ossia, i tratti specifici che differenziano in modo essenziale una determinata forma storica di produzione da tutte le altre, per attenersi invece proprio all'unità, cioè all'elemento generico che le accomuna. In tal modo la produzione - che è sempre produzione storicamente, cioè socialmente determinata - gli si riduce a un processo tra il singolo uomo e la natura, in quanto - volendo tener fermo l'elemento generale comune - egli deve prescindere dai rapporti sociali, sempre diversi, in cui essa si instaura di fatto. La produzione si vanifica cosf in quel processo lavorativo semplice che è « condizione generale del ricambio organico fra uomo e natura; condizione naturale etern~ della vita umana; quindi, indipendente da ogni forma di tale vita, e anzi comune egualmente a tutte le forme di società della vita umana>>. E a proposito del quale, co1ne Marx osserva, non si ha « bisogno di presentare il lavoratore in rapporto con altri lavoratori », giacché qui sono « sufficienti da una parte l'uomo e il suo lavoro, e dall'altra la natura e i suoi materiali >>. « Come dal sapore del grano non si sente _chil'ha coltivato, cosf non si vede-da questo processo - egli conclude - sotto quali condizioni esso si svolga, sotto la sferza brutale del sorvegliante di schiavi o sotto l'occhio ìnquieto del capitalista, non si vede se lo compie Cincinnato arando i suoi pochi jugeri o il selvaggio che abbatte una bestia con un sasso >> 2 • ~ Introduzione alla critica del!'economia politica, Roma 1954. Salvo avvertenza contraria, _tutte le citazioni di Marx riportate nel testo sono dalle pp. 12-15 di questo ~cr1tto. Sul met-0do d'astrazione indeterminato o generico della moderna economia, cfr. DoBB, Economia politica e capitalismo, Torino 1950, pp. 129 sgg. e SwEEZY, La _teoria dello svil~ppo capitalistico, Torino 1951, pp. 21-27. 2 Il Capitale, I, 1, Roma 1951, p. 202. · Biblioteca Gino Bianco
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