IL CONCETTO DI LAVORO IN MARX Non credo che lo scopo dell'articolo di Antonio Giolitti sia quello di presentare un'interpretazione, e magari una nuova interpretazione, di alcuni aspetti sia pure fondamentali del pensiero di Marx. Lo prova chiaramente il corso cosI vario del suo scritto, la gamma dei temi che esso accenna, e non ultima, direi, anche una certa eterogeneità degli stimoli e dei suggerimenti ch'esso accoglie. L'intento dell'articolo sembra piuttosto quello di mettere a punto alcuni principi teorici che servano da base a un discorso sulla natura e i compiti della politica economica. E in questo senso è da auspicare che su questi temi prendano la parola persone ben piu competenti di me, che non lo sono affatto. Tuttavia, se è vero che lo scritto non si presenta programmaticamente come un discorso su Marx, a me pare - e la cosa del resto non deve sembrar strana - che in alcuni noqi cruciali esso sia anche (per no11 dire soprattutto) un 'interpretazione di 1"1arx, al punto tale che isolarne e discutern.e questo aspetto già consente, a mio avviso, di afferrare un intreccio di questioni tutt'altro che marginale nell'argomentazione di Giolitti. Un punto sul quale io credo si possa essere senz'altro d'accordo con il suo articolo e dal quale anche a me sembra sia bene muovere, è la constatazione che, a partire dalla dissoluzione della scuola ricardiana, attraverso John Stuart Mili; l'utilitarismo e poi il marginalismo, l'analisi economica si spoglia sempre piu del suo carattere storico-sociale, portando al limite estremo la separazione di produzione e distribuzione, di economia e politica, di natura e storia. L'analisi economica diventa cosI « metapolitica e metasociale », l'economia si fa metafisica. L'argomento con cui vari econo,misti e sociologi borghesi motiva110 questa separazione è presto detto : esso si riassume nella tesi secondo cui an1rebbero considerati come appartenenti alla storia umana solo i rapporti di distribuzione, quei rapporti cioè - come dice Lenin - che « prima di formarsi passano attraverso la coscienza degli uomini», - ma non la pro~uzione. La produzione dipende piuttosto, essi dicono, Biblioteca Gino Bianco
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