Passato e Presente - anno I - n. 1 - gen.-feb. 1958

Antonio Giolitti riguarda il problema essenziale, ma anche nei confronti della specifica realtà in cui quel problema storicamente si traduce. Ciò significa che nel processo di analisi e sintesi l'economia e la politica, per quanto possano differenziarsi, mantengono un comune costante riferimento a una rappresentazione del concreto determinata secondo 11ncerto grado di astrazione. Dal particolare concreto che lo storicismo idealista chiama « individuale >> si perviene al concreto tipico che è proprio dello storicismo sociologico. Elementi essenziali del ragionamento economico e politico, applicato a una determinata realtà sociale storica, non saranno dunque le singolarità irripetibili di tale realtà (per esempio quelle strettamente nazionali), bensf le caratteristiche che essa presenta nella sua configurazione tipica, cioè - seco do le espressioni usate da Marx _nella Introduzione alla critica dell'economia politica - come « forma di socie~à >> e « organizzazione storica della produzione >>. Decisivo, insomma, è il concetto marxiano di formazione economico-sociale, corrispondente a un grado di astrazione scientifica che senza perdere il contatto con la realtà storica rende possibile la elaborazione di un modello e quindi la previsione fondata sulla ripetibilità. Poiché i fatto~i che determinano il tipo di formazione economico-sociale sono il livello di sviluppo delle forze produttive e la struttura dei rapporti di produzione, su questi due elementi si fonda la politica dell'economia. Osserviamo; infine, che la possibilità di dare un fondamento scientifico alla politica economica, e quindi di determinare la scelta politica che corrisponde all'indicazione della scienza economica, si presenta anche come possibilità _di superare certe antinomie o eteronomie molto frequenti nella politica economica dei paesi capitalistici sviluppati. Ci limitiamo a tre esempi, che potranno valere come temi per una ulteriore ricerca suscettibile di verificare la fecondità ·specifica dei criteri metodologici qui enunciati· a) in una situazione in cui la « legge·» economica è sempre meno il risultato di una somma di co~portamenti microeconomici e sempre piu la conseguenza diretta di una decisione macroeconomica (connessa con una scelta politica), l'economista non potrà superare il dilemma tra il rifiuto o l'assunzione di una responsabilità politica se non riuscirà a superare la tradizio11ale separazione tra economia e politica; b) il frequente contrasto tra scelte politiche e soluzioni economiche nella gestione dell'impresa pubblica può essere superato se a questa si attribuisce come funzione essenziale, economica e politica a· un tempo - coerentemente con la tesi che abbiamo sostenuto - il massimo sviluppo della forza produttiva del lavoro su scala Biblioteca Gino Bianco

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