Passato e Presente - anno I - n. 1 - gen.-feb. 1958

Le basi scientifiche della politica economica 13 fìcare le diverse forze politiche e le loro scelte a'Iternative, alle quali dovrapno riferirsi le corrispondenti alternative di politica economica, tutte egualmente valide in relazione ciascuna alla propria esplicita premessa normativa. Essa deve anche saper indicare quali sono gli interessi e le forze politiche che perseguono, nella situazione storica determinata, fini piu conformi alle conclusioni raggiunte, riguardo alla medesima situazione, dalla scienza economica. I risultati dell'una e dell'altra si trovano cosi a convergere in una politica economica scientificamente e storicamente valida in relazione al problema del massimo sviluppo del lavoro umano. Anzi, a ben guardare, quei risultati saranno determinanti, in ultima analisi, per la politica tout court, o meglio per · una politica organica articolata nelle sue varie specificazioni. Che forse una politica estera, una politica scolastica, una politica interna, ecc., possono avere un fondamento scientifico se non in riferimento al fatto originario, elementare e permanente dell'uomo che lavora in società e tende a rendere sempre piu efficiente il proprio lavoro? Esse potranno bensi muovere da altre premesse (la volontà di potenza, la conservazione di valori tradizionali, la tutela della proprietà privata), ma allora dovranno rinunciare alla pretesa di darsi un fondamento scientifico; solo per la scelta dei mezzi potranno rivolgersi alla scienza economica. Tale pretesa può invece essere accampata da upa politica che sia unita all'economia secondo il rapporto che abbiamo cercato di configurare. L'interesse della tesi qui svolta sembra risiedere soprattutto nella possibilità di dare un fondamento scientifico alla politica economica senza dover ricorrere alla finzione dell'armonia o ipostatizzare in interesse generale un interesse particolare di classe o di gruppo. Sul piano delle considerazioni d'int~resse, nessuna classe e nessun gruppo potrà mai dimostrare il suo diritto a rappresentare o incarnare l'interesse economico generale: per il semplice e noto fatto che questo non esiste quando esiste contrasto d'interessi di classe. Ma si' può invece dimostrare alla luce dell'analisi scientifica - storica e sociologica - che in una situazione determinata un determinato interesse costituisce la forza politica che opera per la soluzione del problema economico fondamentale - che è al tempo stesso problema sociale e politico - in senso conforme a quello indicato dalla scienza economica. La reciproca integrazione tra economia e politica presuppone una omogeneità dei rispettivi campi di applicazione, non soltanto per quanto BibliotecaGinoBianco

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