Le basi scientifiche della politica economica 9 ~ere ridotto, senza venir mutilato e snaturato, a quello dell'analisi empirica, per concludere - come fa Schumpeter - che le proposizioni di Marx « hanno il solito significato empirico o non ne hanno alcuno >> (p. 385 n.). Ma rifiutare questo criterio d'interpretazione non vuol dire affatto che si considera il pensiero di Marx come « un corpo astrale, esente dalle regole ordinarie della procedura scientifica >> (ibid.); anzi, vuol dire impegnarsi a sottoporre a verifica scientifica e pratica - per ritradurlo da dogma in scienza e riportarlo dal mito alla realtà - il metodo di Marx nella sua interezza, tutte le sue ipotesi e i suoi risultati. E certamente l'uso dell'aggettivo «superiore>> nel passo del critico russo implica un giudizio di valore la cui legittimità non può essere ri- . conosciuta a priori. Di ciò gli epigoni di Marx hanno voluto tacere; successivamente, gli apologeti del periodo staliniano hanno fatto di quella <t. superiorità» un dogma e quindi del pensiero di_Marx davvero un « corpo astrale>>. Occorrerà dunque un paziente e rigoroso lavoro di analisi sull'opera di Marx per coglierne intera la validità scientifica, sfuggendo all'alternativa dilemmatica di erigerla a dogma o ridurla • • a emp1r1smo. Qui ora ci basta enucleare due elementi fondamentali della indagine economica di Marx : I) la distinzione del processo sociale di produzione dal processo lavorativo semplice, e piu specificamente la concezione del modo di produzione capitalistico come determi11ata forma storica e sociale, con una determinata base materiale, del processo lavorativo semplice che è soltanto un processo fra l'uomo e la 11atura; 2) la riduzione di ogni prodotto, di ogni bene economico, a risultato del lavoro umano, inteso questo come forza produttiva dell'uomo in generale e non nella sua forma storicamente determinata. Questo numero 2) può sembrare piu importante del nu~ero 1); e infatti lo è, ma in linea logica viene per secondo, perché solo dopo avere storicizzato il modo di produzione capitalistico Marx poteva giungere a un concetto di lavoro nel quale non si trovasse ipostatizzato il modo storicamente determinato in cui il lavoro si presenta - in rapporto al capitale - nel sistema , capitalistico. Ma questo concetto di lavoro, una volta raggiunto, consente e addirittura impone all'analisi economica di infrangere i limiti istituzionali, cioè di considerare come variabili e non come dati gli istituti e le istituzioni della forma sociale storica in cui essa si svolge. Il processo di creazione della ricchezza, e quindi di diminuzione della scarsità - che dall'economia classica all'economia pura e all'economia Bi.blioteca Gino Bianco
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