Le morali del satellite IOI prattutto le stoltezze. Gli altri, in generale, diranno anzi che quel che hanno ~ cuore sono i valori « propriamente umani», cui il progresso « pura- _mente tecnico» minaccerebbe di «disumanizzare». Ma, tant'è vero che sentimentalismo e cinismo sono forme d'una stessa malattia dell'intelligenza, le due affermazioni si equivalgono perfettamente. Poiché cosa si nasconde, dietro quel timore di veder trasformati i valori « propriamente umani», se non la pigrizia di chi si rifiuta di partecipare, e persino di assistere, alla creazione continua del nuovo, alla continua reinterpretazione dell'antico, e tiene per valori - in arte, in filosofia, nella vita morale e politica - nient'altro che le proprie abitudini e automatismi, le forme isterilite e i gusci vuoti che non il progresso « puramente tecnico», ma il progresso tout court,- la storia, perennemente lascia dietro di sé? E per converso, cos'altro sono le « umane stoltezze », se non appunto le manifestazioni di questa incosciente pigrizia e arrogante insistenza su forme che pur sono state, una volta, a misura dell'uomo, ma che non lo sono piu? In cos'altro consistono i « limiti dell'intelligenza », se non in questo volerla a tutti i costi limitata? Da questo punto di vista gli sputniki, che sentiamo accusare di « distrarre l'uomo dalla sua interiorità», ci rendono anzi quest'altro servizio: di facili-- tare al massimo l'individuazione di quelle forme che la pigrizia e l'assuefazione, gli automatismi, il parassitismo, la volontà di limitare l'intelligenza in noi stessi e in altrui, assumono con tanto piu spettacolare rilievo quanto piu spettacolare sia la minaccia ai valori « propriamente umani»~ cioè agli ex valori, cioè ai limiti stessi. Le testimonianze raccolte qui appresso specie se comparate tra loro~ le piu goffe servendo di commento alle piu sottili, le piu losche alle meglio intenzionate -. non avranno dunque bisogno di molta interpretazione. Avvertiamo solo che la nostra breve rassegna riguarda solo la stampa borghese~ perché di quella strettamente cleric~le e di quella fascista vorremmo servirci per avviare un discorso a parte. Quanto alla stampa di sinistra, essa pone un ordi~e di problemi che saranno. anch'essi da considerare separatamente. Avvertiamo infine che la rassegna stessa vuol essere puramente esemplificativa, senza la minima pretesa di completezza; e che per alcune citazioni o riassunti abbiamo utilizzato il bollettinQ quotidiano dell'ANSA (la cui sigla figura in questo caso in calce al testo). Pour qu'il [il progresso tecnico] ne mérite jamais d'autres sentiments qu~ l'admiration universelle, il faut que d'autres forces restent dominantes. [ « Le Monde», 6-10, conclusione dell'articolo di fondo. Il corsivo è nostro, e intende suggerire questa traduzione: « Speriamo che il progresso tecnico non si traduca anche nell'affermazione. di certi modi di pensare e di sentire diversi dà quelli a Biblioteca Gino •
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