Ombre Bianche - anno II - n. 4 - aprile 1980
Dai "Quaderni del mio pensare ... " 41 In quest'ora di Babilonia Campagna elettorale del 1948: il nostro diarista assiste alio scontro con smarrimento e preoccupa- zione per gli esiti laceranti che necessariamente produrrà. La consapevolezza della gravità dell'ora si avverte fin daJle prime righe della nota. "Pasqua 1948. Come prima anche adesso su te, o carta, vi pongo il mio scritto secondo il dettame del mio sentire. Liberamente tu raccoglierai il rnio sentimen- to, poichè su te sola si può avere una sodisfazione in quest'ora di Babilonia in cui l'uonrro è smarito nel crepuscolo e non riesce a capirse più, gli uomini sono diven- tati così tanto cattivi e bestiali da mettersi uno contro l'altro per odiarsi al punto di rendere impossibile quasi questa vita corta troppo corta che l'uomo vive in su questa misera terra. [... ] Pasqua quest'anno tiene un piede su due poli diversi, nel tempo basso 28/3/1948 e nello stesso tempo nell'alta marea delle passioni umane che si svolge cotidianamente nella lotta politica per le ellezioni che si terranno il 18/4/1948. Altre: due domeniche e in sulla terza il giorno dell'asisi del verdeto che il poppalo darà con il suo voto il quale deciderà la sorte serbata al capitale e ai privileggi di casta di ogni natura. È veramente un giorno desiderato, ma nello stesso tempo te- muto perchè vi è nella posta un potente ingrannagio <li interessi in gioco che si deccideràno in quella fattidica giornata. - 102 sono le liste all'ordine del giorno con più di 5.000 candidati dii ogni colore e di ogni tendenza che aspirano un seggio a Montecitorio, ma i gruppi che si con- tendono il potere è la D.C. democrazia cristiana e il fronte democratico popolare dell'avaro. Sono questi i due collassi che farano la parte da leoni. La democrazia cristiana è un pasticcio fra capitalista e lavoratore, tra sfruttato e sfruttatore, ma che a suo attivo ha tutto il clericalismo che tiene sotto il suo talone: il cristianesi- mo che non è pacco in Italia, all'infuori dei così detti rinegati che ha rinegato la propria fede e venduto Cristo per un piato di lenticchie, scegliendo l'ideologia marxista, capeggiata dai comunisti e soccialisti in connubio con altre forze demo- cratiche progressiste rappresentate dallo sfondo di una stella con la testa di Gari- baldi. Sono queste le forze del lavoro, che hanno il torto di attaccare filosofica- mente i principi religiosi e morali della dotrina di Cristo, ma che al suo attivo a si qualche cassa di concreto, di posetivo nel campo dei miglioramenti socciali ed ec- conoimici conseguiti attraverso una lotta serrata e cruda contro il capitalismo in favore dell'operaio e del povero". (Gruppo Il, quaderno 1) li J?opolo ha inchiodato la D. C. e il clero nella piu tremenda responsabilità G. 1\1. non ci dice come ha votato. Ma sul significato del voto del 18 aprile non ha dubbi: il popolo ha affidato alla D.C. il compito di "riportare la vita sociale sul piano della dottrina. cristiana" dopo un'attesa di duemila anni, e la D.C. non potrà trovare alcuna giustificazione se non lo realizzerà. "Siamo arrivati al 18 aprile 1948. Si dic,e che sia un giorno decisivo per l'Italia e per il mondo stesso, ciò che sia vero e non vero questo io non lo so, ma oggi si B 'b ec·derà l sorti ·.due Ideologie la cristiana e l'ateista, e per quest"ultima o sarà 1 10e~ca 1no 1anco
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==