Ombre Bianche - anno II - n. 4 - aprile 1980
·40 Francesco Selmin invece alcun riferimento alla breve militanza nel partito d'azione e all'esperienza di consigliere comunale nell'immediato dopoguerra. Ma nè l'assenza di questi ed altri (ad es. la partecipaLione alla Grande Guerra) riferimenti biografici nè il silenzio· di fronte alle aspre lotte contadine che nel pe- riodo '45-' 48 scossero tutta la Bassa, e anche Candiana, diminuiscono il valore storiografico di questa "fonte alternativa", il cui pregio sta nel documentare con una straordinaria ampiezza l'evoluzione del pensiero e della coscienza politica di un proletario di fronte ai grandi eventi e ai grandi mutamenti realizzatisi in un quarto di secolo. Qui di seguito riportiamo solo una piccola scelta di passi per dare un esempio del materiale contenuto in questi "Quaderni della Bassa". La rivoluzione non è augurabile Queste note sono databili intorno alla metà del 1945, a guerra finita. li resoconto degli avvenimenti bellici lascia il posto a una riflessione su quei temi che la situazione del paese, caratterizzata da gravi squilibri sociali, pone all'ordine del giorno '' 11. La rivoluzione non è augurabile, ma in certi casi essa assume un ruolo di ne- cessità quando l'ostinatezza di una legge crea gli squilibri socciale sia nel campo morale, che in quello economico. 12. Leggi e costituzioni anno per compito di rendere meno possibili le rivoluzioni paregiando gli scquilibri della vita socciale. · 13. Lo squilibrio sociale è l'incettivo alla violenza, la quale non è altro la valvola che conduce ai disordini, e con questi tutte le conseguenze che si trascinano dietro i disordini. [ ... ] 17. La vera e giusta liberta nella giustizia socciale è d1 garantire all'operaio e al contadino la matteria prima che gli assicuri in pieno la rendita del suo lavoro sen- za sfruttamenti di sorta affinchè in questo suo lavoro egli possa trovare l'attitudi- ne di governarsi e ad amministrarsi da se. 18. Nulla può aver guadagnato l'operaio con l'abbolìzione della proprietà, se questa passa sotto una dittatura o nelle mani di chi sa farsi la parte più larga per se. Esso sarà nelle medesime condizioni e forse anche peggiore dissendendo in uno stato di abbruttimento. 19. Proprietà o no l' esenziale è che essa sia messa nelle condizioni di non poter nuocere più a nessuno e tanto meno al lavoratore. [ ... ] 22. L'abbolizione della proprietà non sarebbe altro che un passaggio di beni da un detentore a un'altra detentore, e per ciò non basta solo sapere da quale deten- tore viene tolto questi beni, bisona pur sapere anche a quallo detentore va conse- gnato questi beni". (Gruppo IV, quaderno 7) BibliotecaGino Bianco
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