Ombre Bianche - anno I - n. 0 - novembre 1979

LE IPOTESI DI OMBRE BIANCHE. Vera e falsa dietrologia 1. A mo' di premessa Forse è ancora troppo prematuro tentare un'analisi compiuta del ventaglio di re-azioni provocate dall'ingresso dell'armata brancaleone di OB nel purgatorio della coscienza militante nostrana. E questo non perchè reazioni, e di tutti i tipi, non ci siano state, anzi: dal titolo della testata ("subalterno" secondo qualcuno) al contenuto degli articoli (stravaganze, gratuite provocazioni, sfoghi) fino alla teorizzazione di OB come punta di diamante del finora più organico tentativo di restaurazione culturale di destra, sotto mentite spoglie, dentro l'organizzazione. Ci sono state anche osservazioni più serie, puntuali, che pubblicheremo, den- tro una più generale benevola accoglienza, incuriosita e spesso golosa. E, insie- me, è riemersa, lucida e graffiante, la moderna tecnica di indagine politologica che va sotto il nome di "dietrologia" (versione sistematica dell'"angolismo" di costanziana memoria), che ha impegnato su OB le tre più originali chiavi inter- pretative del proprio arsenale teorico: a) chi c'è dietro (questione cardine che ri- mette nella giusta centralità, teorica e politica, l'ipotesi del malvagio Burattinaio); b) a chi giova (modernissima versione del primitivo "cui prodest", intuizione indelebile del genio latino); c) cosa c'è dietro l'angolo (applicazione degli schemi costanziani alla futurologia politica). 1.1 Per una vera dietrologia Ombre Bianche contende a Maurizio Costanzo e alla sua scuola la paternità le- gittima della nuova scienza, la "dietrologia" appunto. Il vero didietro l'abbiamo scoperto noi e l'abbiamo coscienziosamente mostrato: anzi, di più, abbiamo fon- dato l'unica vera rivista di "dietrologia sindacale", OB. Per sconfiggere la falsa dietrologia, cresciuta forse nelle zone d'ombra della nostra autopresentazione nel primo numero, sentiamo la necessità di ridefinire più puntualmente il campo in cui OB intende giocare la sua partita.