Ombre Bianche - anno I - n. 0 - novembre 1979

STRANO! LAVORARE STANCA E LIBERA di Ulisse Rubini Nella zona di S. Bonifacio e Legnago (Verona), la FIM-CISL ha organizzato degli incontri sul tema del "lavoro". L'operatore sindacale ha scritto una lettera riassuntiva dei temi affrontati nel corso dai partecipanti. La riportiamo. 1. Premessa Sarebbe la cosa peggiore tentare di fare sintesi, per quel che riguarda gli incon- tri sul tema del lavoro organizzato dalla FIM-CISL nella zona di S. Bonifacio e di Legnago, prima delle ferie. Sono emersi, infatti, dei valori, delle opinioni e delle esperienze che hanno bi- sogno di una chiave di lettura non tradizionale, visto appunto il modo nuovo in cui questi valori, opinioni ed esperienze si sono espresse. Mi pare importante sot- tolineare quanto sia stato azzeccato il tema di dibattito prescelto. Parlare sul "la- voro" mette in moto dei meccanismi di confronto attraverso i quali ci è data la meravigliosa opportunità di ridiscutere su noi stessi, sulle nostre opinioni diverse ' tra loro, sul significato che ha per noi la fabbrica e quindi sùl peso che ciascuno di noi dà a un pezzo importante della nostra vita, delle nostre tensioni, delle no- stre aspirazioni. Anche per questo, la frequenza e l'attenzione da parte dei dele- gati ai lavori del corso è stata pressochè totale, riconoscendo quindi e finalmente che il metodo scolastico di fare formazione rappresenta un guasto non piccolo della nostra storia recente. Un corso, quindi, che ha permesso a tutti noi di uscire da grigi schematismi e dai meccanismi quotidiani, di guardare alla nostra vita, al lavoro e a tutto ciò che esso implica per noi, con il fiato un pò meno corto, affer- mando anche con questo che i tempi di riflessione, di formazione e di ricerca so- no diversi (anche se non opposti) da quelli che ha l'impegno immediatamente po- litico nell'organizzazione. Tra i partecipanti, pochi sono stati coloro che hanno esternato l'esigenza di tramutare i lavori del corso, al di là delle conclusioni discorsive, in "linea". Que- sto elemento ci permette, da un lato, di non andare incontro a cocenti delusioni con conseguente schizofrenia e, dall'altro, di capire che la formazione e la ricerca

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