Ombre Bianche - anno I - n. 0 - novembre 1979

L'autodifesa 35 ta contestata è stato un appunto del '73, sequestrato a casa mia dai solerti agenti della Digos il 7 aprile, assieme a moltissimo materiale appartenente al mio passa- to - passato che certo non rinnego, ma che è appunto "passato" - e a molto materiale, del tutto legittimo come l'altro, che stavo raccogliendo per il Centro di Documentazione della Bassa Padovana. Questo appunto, che mi viene contestato, riguarda temi del dibattito politico sulle lotte operaie del '73 che hanno avuto largo spazio e sono stati patrimonio di tuJto il movimento e di tutte le organizzazioni della Sinistra non istituzionale. Come la totalità di quanto sequestratomi, a parte appunti e studi sugli anarchici della bassa padovana agli inizi del secolo e sui braccianti della stessa zona (la mia),poteva essere "sequestrato" (secondo la logica perversa di questa inchiesta) a casa di chiunque abbia o avesse rapporti col dibattito del e nel movimento dal '68 in poi. La spudoratezza con cui quell'appunto mi è stato contestato, collegandolo all'accusa di associazione soggersiva (l'appunto - del '73! - conferma l'accusa, l'accusa conferma la "pericolosità" dell'appunto), mi ha convinto ancor di più che si vuole fare terra bruciata a sinistra del PCI, coll'appoggio di questo, e si vuole andare ad una resa dei conti con tutta l'area del dissenso nel nostro paese. E veniamo ai ''testi'', testi che riportano sempre testimonianze di seconda ma- no - a parte quello convinto di avermi visto con giacca a vento e bastone, in quella cioè che lui o lei ritiene essere la "divisa da autonomo," nel '75 e coi quali ho chiesto - invano - un confronto. Non è che per caso pubblico ministero e giudice istruttore hanno paura di far vedere che i testi contro di me e, presumo a buon diritto, contro gli altri compa- gni arrestati in quest'inchiesta (testi che sono gli stessi, o con testimonianze dello stesso tipo che hanno contribuito assieme alle tesi pazzesche di Calogero e alla iattanza dei giudici romani a tenere in galera fino a pochi giorni fa Carmela e Pi- no) oltre ad essere miseri dal punto di vista della sostanza della testimonianza (e personalmente), sono anche poco attendibili, visto che provengono quasi tutti (il quasi è solo "prudenza") da una ben determinata direzione, diciamo "prevenu- ta" nei miei e nostri riguardi? Non è stata forse L'Unità ad inventarsi - facendo ridere e smentire persino i CC, oltre che il giudice istruttore - improbabili ''campi paramilitari sui Colli Euganei'' situandoli a pochi chilometri da casa mia? Di nuovo chiedo il confronto con questi testi, la cui testimonianza, misera in tutti i sensi, mi costringe, complice il giudice istruttore, ad altri mesi di carcere ''preventivo''·. L'inchiesta, si dice (Calogero lo dice tutti i giorni), va avanti da anni, ebbene io non capisco come un'inchiesta "di questa portata" e gli ulteriori mesi in cui il aiudice istruttore poteva fare quanti accertamenti di polizia giudiziaria voleva, arrivi a definirmi "leader di Autonomia Operaia"; troppo merito! Da anni vivo a Lozzo, con un giro di amicizie e di compagni sempre uguale e con un continuo impegno nel lavoro di base sindacale e in attività a carattere politico-culturale, Palombarini avrebbe potuto appurarlo quando voleva ... Solo che il giudice istruttore è - come dire - "disarmante" e alle mie richieste

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