Ombre Bianche - anno I - n. 0 - novembre 1979

TRA TOTEM E TABU': GARANTISMO E VIOLENZA NEI PA- RAGGI DEL 7 APRILE di Giuseppe Mercanti 1. Il processo del ''7 aprile'' - con tutti gli epigoni processuali e politici che ne seguono - pone problemi enormi e complessi, che ne fanno indubbiamente uno dei fatti politici più rilevanti dopo l'avvento della repubblica. Non a caso si parla di fatto politico e non processuale; infatti la stessa scelta dell'imputazione (asso- ciazione eversiva e bande armate, in luogo dei singoli presunti reati commessi da- gli imputati) in favore di un reato di natura politica (e certamente sarebbe stata possibile anche quest'ultima) implica un giudizio - squisitamente politico ed ante- riore al processo - di insopportabilità del tipo di reato rispetto al sistema in vigo- re. Non a caso il protagonista più raffinato del procedimento processuale - il p.m. Calogero - ha lucidamente cercato un elemento unificante e finalizzante nella co- mune appartenenza degli imputati a Potere Operaio. Ancora una volta va detto che il giudice ha cercato di sopperire alle carenze delle istituzioni dominanti, surrogando -una funzione politica. Non è la prima volta che il giudice si vede costretto a questa funzione; e dovremmo a sinistra ri- flettere sui larghi consensi espressi nei confronti dello stesso giudice, quando la sua azione si è rivolta verso organizzazioni eversive di destra. Quanto sia aberrante sul piano processuale l'impostazione politica del proces- so è stato largamente detto e scritto e viene esemplificato in altri interventi in que- sto stesso numero della rivista. Eppure tutti sentiamo che non è sul terreno - pur sacrosanto - della richiesta di prove e delle garanzie processuali che può avvenire un coinvolgimento di quanti - e in primo luogo fra la classe operaia - sentono come estranei i problemi formali del processo, mentre esprimono un giudizio "politico" di innocenza o colpevolezza, rispetto al quale è irrilevante o poco me- no la sorte di ciascun imputato. Non ci basta infatti sollecitare conclusioni del tipo: certo, questo processo è condotto male, è sbagliato dal punto di vista della procedura giudiziaria; però l'albero dell'autonomia al quale appartengono gli imputati è un albero politico violento che comunque va colpito e reciso. Se non diamo risposta a questo pro-

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