Ombre Bianche - anno I - n. 0 - novembre 1979

22 Lamberto Lambertini senta spontaneamente al giudice istruttore e spiega che intendeva questa gerar- chia soltanto in senso didattico-universitario. E uno dei motivi per cui il giudice istruttore Palombarini scarcera l'imputato Bianchini, dopo molti mesi di carcera- zione preventiva. Lo stesso Calogero, alcuni giorni prima che venisse emessa l'ordinanza di Pa- lombarini, chiama a raccolta i giornali e accusa il giudice istruttore di volergli rompere il giocattolo: quante volte bisogna dire che un giudice non deve usare i giornali, ma il codice? Non parliamo poi del comportamento dell'ufficio istruzione romano. Non parliamo del fatto che l'incriminazione a Piperno; stranamente, àppare nel mo- mento in cui Craxi è persi dente del consiglio incaricato. Contemporaneamente appare sui giornali la notizia degli incontri tra Craxi e Piperno, durante la prigio- nia di Moro. È fantasia politica affermare che l'Ufficio Istruzione di Roma è nelle mani di una frangia della DC e che viene strumentalizzato contro i socialisti? Cosa dire poi di un giudice che sapendo di non poter ottenere l'estradizione di Piperno dalla Francia perchè accusato di reati politici (l'associazione sovversiva) spicca un nuovo mandato di cattura con 46 reati, indicando il Piperno come uno degli organizzatori di Via Fani e del delitto di Moro? Cosa dire di Nicotri, accusato di essere il telefonista delle BR e rimesso in liber- tà, dopo qualche mese, per. mancanza di sufficienti indizi? Cosa dire di quel giudice vicentino che contesta agli imputati di Thiene un rea- to che nel nostro codice non esiste: la partecipazione ad associazione sovversiva costituita in banda armata?. Troppi elementi danno origine al sospetto che si tratti unicamente di una ma- novra politica. · Per essere Torquemada occorre averne la statura! 6. È dunque necessario mantenere la freddezza, mantenerci critici, non farei coinvolgere dalle emotività dei 500 attentati di Padova, non cedere nemmeno di fronte a chi, sparando al professor Ventura, cerca di colpire il dissenso rispetto a questa inchiesta. Significa affermare la necessità di non cadere nella logica di quello sfortunato corsivo de L 'Unità,secondo il quale "se gli indizi non sono prove, non sono però indice di innocenza''. Non saremo sospettati di filo-terrorismo se cerchiamo di arginare la marea emotiva affermando pochi e vecchi principi costituzionali: quelli per esempio secondo cui l'imputato è ritenuto innocente sino alla condan- na e quello per il quale per condannare occorrono prove concrete e inattaccabili. Non può essere soltanto uno slogan l'affermazione che la lotta contro il terro- rismo, contro la teoria e la pratica della lotta armata, passa attraverso la via della difesa estrema e della dilatazione della partecipazione alla democrazia, passa nel dare corpo ed espressione collettiva ai bisogni di massa, nei riappropriarsi della

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