Ombre Bianche - anno I - n. 0 - novembre 1979

18 Lamberto Lambertini Cerca invece di essere una lente attraverso cui leggere il processo che rischia di di- ventare il più importante dal '45 ad oggi. Un tentativo di capire come sta cam- biando questo stato, convinti che "il caso d'eccezione rende palese nel modo più chiaro l'assenza dell'autorità statale. Qui la decisione si distingue dalla norma giuridica, e (per formulare un paradosso) l'autorità statale dimostra di non aver bisogno di diritto per creare diritto" (c. Schmitt, Teologia politica). 1. È noto a tutti che la notte del 7 aprile sono stati eseguiti numerosi arresti nei confronti di intellettuali, considerati, sino ad allora, la testa pensante dell'auto- nomia operaia organizzata. Nei giorni seguenti i giornali, con una tecnica che si rivela un elemento essenziale del processo, intimidiscono i lettori riportando la gravità dei reati contestati (Paese sera, 9 aprile titola: "Sì, è una pista che porta al caso Moro''). Si comincia a capire il Calogero - pensiero (La Repubblica, 18 aprile: "Negri: ecco le prove/ nelle mani degli inquirenti le sue direttive ai terroristi"; l'articolo si apre con una dichiarazione: '' Abbiamo messo le mani sulla direzione delle Bri- gate Rosse". Allora, per schema: - Potere operaio è stato l'infame padre del mostro terrorista; - Nel convegno di Rosolina, potere operaio sembra spaccarsi in due tra rivo- luzione oggi e subito e rivoluzione tra qualche giorno. Ma è tutta una pantomima per indurre in inganno Calogero: in realtà sin da allora è stato formato un partito che ha un suo troncone che definiremo ''pubbliche relazioni'' e scrive alla luce del sole i suoi progetti eversivi; dall'altro ha un troncone sotterraneo "armi, guerriglia e vettovagliamento''. Il fiume Timavo, con il suo infido percorso, deve avere ispirato il brillante magistrato padovano. - Questo partito raccoglie tutte le organizzazioni eversive italiane e la sua di- rezione sta nell'istituto di dottrina dello stato di Padova e in pochi altri luoghi. Abbandonata presto (per la scomodità delle trasferte) la pista francese (La Re- pubblica, 25 aprile: "Il vertice operativo delle BR in una scuola di Parigi"). Tutti quelli tra noi che hanno dimestichezza con le intricate vicende dell'area a sinistra del PCI sono rimasti sconcertati nel pensare a Negri e agli altri .come dire- zione strategica di tutte (si, proprio tutte!) le bande armate Ci pareva di aver letto che ci fosse un bel pò di scazzo tra BR e autonomia. Ma evidentemente Mister Hide è vivo e lotta tra di noi. Dopo la fatica di questa costruzione, Calogero si fa strappare l'inchiesta dalla magistratura più sosp~ta d'Italia: quella romana. I maligni dicono subito che ciò avviene perchè il magistrato padovano teme l'intervento di un garantista di ferro come il giudice Palombarini, che già due anni fa gli ha smontato, in piena legitti- mità, l'inchiesta sugli autonomi. La verità è un'altra: ed è perchè in via Pani c'era Negri. Sempre lui è l'autore delle telefonate in casa Moro (che sia abituato a par-

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