Ombre Bianche - anno I - n. 0 - agosto 1979
Proposta di discussione 33 Nel nostro paese, infatti, non esiste nessun centro o punto di riferimento per i tossicodipendenti, se non quelli creati spontaneamente da alcuni volonterosi e che certamente sono del tutto insufficienti. L'unica azione promossa dalle istituzioni è quella della "repressione discrimi- nata", discriminata in quanto in queste azioni di polizia vengono in genere coin- volti piccoli spacciatori o tossicodipendenti disperati. Verona. Nella nostra città la realtà è drammatica; a Verona esiste un numero di tossico- mani e di giovani dediti all'eroina che in proporzione è simile a quello di città co- me Milano, Bologna, Roma, Torino, ecc. Verona è un grosso centro di smistamento dell'eroina, punto di riferimento per altre zone del nord Italia (a Verona vengono i tossicodipendenti da Vicenza, Mantova, Brescia, Trento, Bolzano, per comprare la 'roba') e anche se queste co- se sono perfettamente conosciute dalle stesse istituzioni, l'unica azione attuata è quella già ricordata della '' repressione discriminata''. Il traffico dell'eroina ed il giro di milioni e milioni cui esso ogni giorno dà ori- gine è in mano alla malavita locale: lo spaccio di "ero", la prostituzione e lari- cettazione (tra loro strettamente interdipendenti) fanno intascare alla mala centi- naia di milioni con il vantaggio di non esporre la mala stessa a gravi e pericolose azioni di polizia. Nella nostra città non esiste alcuna struttura che si interessi al problema eque- sto è tanto più grave se consideriamo la vastità del problema stesso: sembra che per le istituzioni locali esista solo il problema del turismo. Perchè tanti tossicodipendenti a Verona? Abbiamo già parlato di Verona come centro di smistamento, ma non dobbia- mo dimenticare che nella nostra città le istituzioni locali hanno da sempre blocca- to ed osteggiato il nascere di qualsiasi centro o spazio autogestito dai giovani. Riteniamo pertanto che, in questo periodo di disgregazione sociale e di disorien- tamento (del resto non casuali), sia grave la mancanza e l'impossibilità di creare a Verona spazi autogestiti ed altri punti di reale riferimento tiella cosiddetta ''cul- tura dell'eroina" di cui più avanti parleremo. Cos'è la tossicodipendenza? Il fatto di sostenere, come è stato fatto ultimamente, che il tossicodipendente è un malato, ha perpetuato la convinzione che la tossicodipendenza sia una malat- tia specifica, per cui esiste almeno in prospettiva una specifica terapia. Il sostanziale fallimento di ogni tentativo di strategia terapeutica "a lungo BibliotecaGino Bianco
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