Ombre Bianche - 1979 - numero unico

Storia di vira 63 fare le famose lissie, che comportavano anche il lavoro di otto giorni consecutivi. Allora si usava al posto dei detersivi, la cenere della legna, per cui le donne si spaccavano tutte le mani perchè questa ha un potere corrosivo. Invece gli uomini dovevano procurare la legna, andare a spaccarla a pezzi, senza compenso. Addi- rittura certi dovevano andare a casa a mangiare perchè il padrone non ne dava. I padroni immagazzinavano il frumento per venderlo nella stagione più propizia e allora bisognava andare continuamente a girarlo perchè seccasse. Durante tutto dicembre si andava pure a cernire il granoturco, cioè le pannocchie che avevano il tarlo si buttavano da una parte, le altre belle dall'altra. Era un laorasso. E la gen- te doveva stare in questi granai al freddo. E sempre s' intende gratuitamente. Le onoranze e le prestazioni sono state abolite con ilLodo De Gasperidel '47. !v1ain pratica non sono state abolite allora. Erano i contadini della stessa proprietà - il Conte Dolfin per esempio, aveva più di trenta mezzadri - che continuavano a portare questa roba. Magari io riuscivo a convincerne dieci ma non gli altri venti. Oppure ero sicuro di averli convinti tutti e invece tizio o caio ... voleva fare il ruf- fian, essere più bello ... , avere la simpatia del padrone. Ho dovuto fare delle battaglie tremende per convincerli, fino al '55, '56. on vi dico quante riunioni, quante assemblee. Proprietà per proprietà, contrada per contrada. La paura era tanta e produceva diffidenza e prima di iniziare le riunioni, la gen- te stava attenta che quelli della stessa proprietà fossero tutti presenti. on sapevo mai se quella sera avrei fatto la riunione o mi sarei trovato solo. A proposito delle onoranze ho dovuto lottare molto anche a casa mia, mi ricor- do il fatto che ha provocato la cessazione di tale prestazione. Eravamo nel '49, avevo 21 anni, e nonostante fossi grandetto, mi era estrema- mente difficile avere soldi. La sera dei morti c'era la tradizione di mangiare le patate americane e i maroni. Noi, che eravamo mezzadri delle orfane di Bassano, alla vigilia dei morti porta- vamo loro le patate americane, che le avrebbero mangiate il giorno dopo. Il giorno precedente, è venuto uno a chiedermi se andavo a tagliargli degli spini, spini piccoli non grossi. Io ero tutto contento perchè sapevo che andando a fare quel lavoro avrei preso dei soldi, che mi sarebbero serviti il giorno dei morti. E, quindi, di mattina presto sono andato a tagliare gli spini drio 'na rosta. Erano spini vecchi, che si impian- tavano nelle mani, ed entravano e si spaccavano dentro. Era una mattina di neb- bia - da noi c'è ben di rado la nebbia - . Un freddo da cani. Io ero tutto contento lo stesso e con entusiasmo cantavo, ta- gliavo. Finito di tagliare gli spini - verso mezzogiorno - li ho portati a casa di questo tizio con il carretto. In compenso mi ha dato 500 lire - erano i primi soldi di carta-. Mi pareva di essere un gran signore. Non mi pareva vero. Sono andato a casa tutto contento, cantando, con i soldi in tasca. Arrivato mio papà mi ha detto: «Adesso, appena hai mangiato vai a portare alle orfane le patate americane. E in più porti anche due o tre po/astri e una pai.» BibliotecaGino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==