Ombre Bianche - 1979 - numero unico
Faui loro? 43 propria situazione economica, il "peso" diverso che il lavoro in fabbrica ha si- gnificato per ogni singolo protagonista. Li presento così come sono senza nessuna pretesa di graduatoria. Quanto, invece, è chiaro è che nella loro scelta vi è un rifiuto "oggettivo" per gli elementi critici che abbiamo visto. E da esso potenzialmente potrebbe prendere il via una esperienza alternativa, quale tentativo di attuare un confronto diverso con il lavoro. Ma questa prospettiva resta nell'orizzonte delle possibilità. on basta la sua esi- stenza per fare di questa esperienza qualcosa di alternativo. La scelta di mettersi in proprio di queste quattro persone è divenuto concreta e si è stabilizzata portando con sè aspetti, non marginali, significativamente con- tradditori. Alcuni dei protagonisti, per esempio, svolgono lo stesso identico lavoro, soprac- caricato per di più, come quando stavano in fabbrica. Anche se questo avviene all'interno di un "clima" diverso: "qua tutto è differente, sei più tranquilJo"; "sembrerebbe impossibile ma in mezzo ai pensieri sei più tranquillo". Un altro aspetto contradditorio è insito nel fatto che si sono quasi "naturalmen- te" creati dei ruoli e che i componenti si sono autoassegnati dei compiti fissi: ci sono l'impiegato e gli operatori alle macchine (al tornio, alla rettifica). In tale maniera non è stata messa in atto una pratica di rotazione ai vari compiti che i protagonisti stessi, inizialmente, si auspicavano, quando sottolineavano l'importanza di tenere nella dovuta considerazione la questione deIIa collabora- zione. E ciò ha prodotto, il manifestarsi di atteggiamenti di mantenimento della propria singola professionalità. In pratica si potrebbe dire che una serie di "schemi" sono stati riprodotti: presi tali e quali dall'esperienza di lavoro e organizzativa precedente. Su questo pesava e pesa, uno per tutti, il "vincolo" di un certo tetto di fatturato da raggiungere. A farne le spese è stato la bontà delle relazioni fra i protagonisti: proprio per la scarsa dinamica umana instaurata. Fino al punto che uno di loro il quale più di altri aveva maturato la necessità di iniziare a dare uno sbocco positivo agli "ele- menti critici" vissuti in fabbrica, s'è sentito escluso dalla responsabilità diretta della nuova esperienza; arrivando, in seguito, alla decisione di tornare "sotto pa- drone''. 6. Mi pare che questa sia una esperienza della quale non soltanto ci dobbiamo ser- vire per le nostre personali riflessioni, punto e basta: magari pensando a quali "forze oscure" hanno agito su questi quattro "personaggi". In questo senso non vale più di tanto lo scoprire le motivazioni proprie del caso specifico, ricostruendole puntigliosamente il tragitto. Fra l'altro, sarebbe troppo scopertamente un tentativo di oggetivazione del fatto per distanziare da noi quanto di "anomalo" è in esso presente. BibliotecaGino Bianco
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