Ombre Bianche - 1979 - numero unico

38 Corrado Squarzon rettifica e tornitura su piccole parti meccaniche per macchine utensili. E decidono di nominare la nuova società Kama: che esteso significa, nientechepodimeno, Karl Marx! Provocazione nella provocazione. L'essenziale del fatto da raccontare è tutto qui. 2. Quanto è avvenuto ha suscitato sorpresa negli ambienti sindacali e, specialmen- te, ha avuto il sapore di una doccia fredda per chi all'interno del sindacato era stato più vicino di altri all'esperienza "positiva" di quest'ultimo consiglio di fab- brica. Come non di rado succede anche in questo caso gli avvenimenti che ci cjrconda- no vanno molto al di là dell'arco di previsione e di azione entro cui si muove il sindacato. La genesi di questi fatti sfugge completamente con tutta la viva complessità mo- tivazionale di cui è carica. E resta soltanto, come una sberla in faccia, il sapore di provocazione di fronte al quale val poco la spesa di capirne di più: "fatti loro", insomma. Eccetto che subito dopo dobbiamo correre ai ripari prendendo per buona la pri- ma spiegazione che ci viene in mente. Allora si può credere che il padrone abbia voluto liberarsi di elementi che infa- stidivano il sistema di quiete aziendale (leggi conflittualità controllata) '' garan- tendo" e "incentivando" la loro operazione: e forse questo è vero. Si può credere che una scelta del genere sia motivata dalla convenienza econo- mica: e questo è senz'altro vero. Ma queste spiegazioni frettolose, oltre a fermarsi alla corteccia dei fatti, e forse proprio per questo, sono la dimostrazione della necessità di riportare quanto di provocatorio c'è in questa scelta entro i confini collaudati delle nostre sicurezze. E questo, credo, lo sapessero bene gli ex compagni di lavoro di queste quattro persone la cui conclusione, dopo una discussione su questa esperienza, suonava: "Deve essereper forza l'interesse economico" ad avere guidato questa scelta. Ciò che ci proponiamo in queste pagine è di liberare lo scandaglio delle nostre riflessioni dalle comode giustificazioni, che quasi automaticamente ci conf ezio- niamo di fronte al fatto tanto provocatorio quanto reale. È stato pensato, quindi, che non vi fosse metodo migliore che quello di fare par- lare i fatti e di sentire direttamente la testimonianza dei protagonisti. 3. Chi sono i protagonisti di questa vicenda? Nel momento in cui hanno maturato la decisione di mettersi in proprio due di questi operai lavoravano alle macchine utensili; uno era addetto al controllo dei pezzi lavorati; il quarto era entrato in fabbrica come tornitore, ma in seguito si era fatto spostare al montaggio dove era possibile sperimentare il "crescere" del BibliotecaGino Bianco

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