Ombre Bianche - 1979 - numero unico
30 Federico Bozzini Più interessante è considerare il primo elemento. Lo sfruttamento del contadino veneto era attenuato da una particolare utilizzazione dei prodotti del suolo desti- nati all'autoconsumo. A prescindere da quali fossero le forme di questa partico- lare utilizzazione, il nostro autore sostiene che lo sfruttamento delle masse rurali era limitato nella sua immediatezza e brutalità. Insomma il bue veneto era muto e docile perchè il fieno nella greppia era sufficiente. E, proprio per questo, a diffe- renza dei polesani, i veneti non si ribellano. Esattamente il contrario di quanto ha affermato poco sopra. Insomma, i veneti non si ribellano perchè un certo livello di consumo è loro ga- rantito, o perchè sono ormai intontiti dalla fame e dall'inedia? Bisognerebbe sce- gliere. Ma è tanta la premura di ribadire lo stereotipo che a fondarlo si porta una tesi ed anche il suo contrario. Decisamente un po' troppo. 4. La maschera della storia. Veniamo ora al racconto che dello stesso periodo e degli stessi problemi ci vien fatto da uno storico cattolico. (GABRIELE DE ROSA, La società civile veneta, in appendice a Giuseppe Sac- chetti e la pietà veneta, Roma 1968.) Forse vale la pena osservare che De Rosa e Lanaro sono gli storici migliori del Veneto ottocentesco. È proprio per questo che cerchiamo di fare i conti con loro. In questo luogo ci preme rilevare l'immagine finale che dalla loro elaboratissima produzione esce del contadino veneto. È l'unica cosa che ci interessa. Poichè a ben guardare, che nostro trisnonno venga dipinto come un mentecatto politico con una caricatura storica a rapidi tratti dalla quale traspare immediatamente il pregiudizio, o che questo risultato lo si ottenga con un paziente e articolato lavo- ro di indagine e di ricerca con una buona presunzione di scientificità, anche se la differenza di metodo non è irrilevante, l'esito concreto finisce per essere lo stes- so. Anzi, mentre nel primo caso è possibile un rifiuto spiccio per l'evidente par- zialità del giudizio, nel secondo caso l'effetto ipnotico della serietà metodologica è più difficile da ribattere e rifiutare. Vediamo il racconto. Prendiamo in esame, e titolo esemplificativo, il momento della conquista pie- montese. Un grosso scombussolamento economico, politico e sociale era in atto. Tutte le secolari abitudini proprie della società rurale veneta vengono lacerate. La gracile borghesia nostrana, appoggiata militarmente, politicamente, legislati- vamente e privilegiata economicamente dal nuovo stato in maniera unilaterale, prende arrogantemente il potere nelle città e nelle campagne. Specialmente nei primi anni successivi alla conquista, il nuovo stato si identifica senza infingimenti con il partito piemontese, il partito della borghesia. Questa copertura politica to- tale infonde alla borghesia intolleranza e radicalità nel mettere in atto i propri di- segni di accumulazione. E le masse rurali sono costrette ad accumulare in sacrifi- BibllotecaGino Bianco
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