l’ordine civile - anno II - n. 23-24 - dicembre 1960

bi l'ordine civile di artiglieria con falso copo è data da un libro tradotto in 'f izione italiana da un paio di settimaie. Il volume è « SS », di Paul Neumann (pseudonimo di .11? ex-ufficiale appari'i:enen~e a ,quelle umta), volto nella nostra lmgua dal– l'originale francese. Ilcontenuto è la storia della formazio ,e dell'ufficiale SS, del suo arruolam nto nella divi– sione « Wiking >> e del a campagna di guerra combattuta dal I!'rimo all'ultimo giorno (anni 1941, ll2, 1943, 1944, 1945) al fronte russo. Si tratta di« Waf– fen SS », cioè SS èo , battenti, senza alcun compito di polizi , riservato all~ cc Allgemeine SS » ; di fnità scelte che si battevano come tutte le altre armi della Wehrmacht. Per h-uesto, l'edizio– ne francese aveva illus!rrato il volume con fotografie attinent al testo, cioè dell'« Ordensburg » - il Castello del– l'Ordine - di Sonthof. n, della scuola ufficiali SS di Bad T~ 1 Iz, e poi scene di guerra, di fonte te':11escae di fonte russa. La traduzione italiana,· invece, ha volutamente falsato * significato del •libro, pubblicando solo ~otografie ( vere o false) sui campi di ~oncentramento, sulle esecuzioni sommalrie, gli stermi– nii, i soliti << crimini d[ guerra». Qui la polemica contro la l;uerra e il mi– 'litarismo è evidente, ari.che nella frase I riportata in entrambe J le facciate in- terne di copertina, tratta da un di– scorso di Hitler del ~2 agosto 1939, alle SS che si apprestavano a raggiun– gere il fronte: « Siate d.uri, siate sen– za pietà! Agite più pr~sto e più bru– talmente degli - altri ... ·1·E' la· maniera più umanitaria di fare la guerra, per– chè -intimidisce ... E ora, contro il ne-– mico ! ». Che significa i riportare, con tono di condanna, simili frasi? Forse Hitler avrebbe dovuto; dire alle sue truppe d'élite: « Siat~ [i olli, arrende– tevi alla prima fucilata .. Non fate del male al nemico»? E n questo caso, perc~è . Hitl~r avrebbe I dovu~o tenere un simile discorso, mentre 11 regola– mento britannico per .i « comandos » prescriveva i colpi nel •basso ventre e le dita negli occhi? D'aiccordo, la bru– talità e la crudeltà inJtile non vanno I . I esa_tate, tuttavia non ranno neppure fatti due pesi e due rdisure, per mo– tivi elementari di logica '.e di onestà. Ma la propaganda di guerra condotta an– cora oggi "dalla cc cultura >> di sinistra, non è logica, nè onest~. Le SS sono ancora una volta il falsJ scopo, mentre l'obiettivo autentico è: costituito -dal militarismo e dallo spirito di lotta an– ticomunista. Lo dimost1;a la stessa. so– pracopertina plastificata: del volume di Neumann, rappresent_anldo l'immagine fotografica - rovesciatJ, però, perchè cinturoni -e bracciali sbno alla rove– !cia - di ~n reparto di: SS che sfila al passo dell'oca. Passo d~ll 'oca e stiva– li chiodati, cioè prussian~simo, cioè una seria tradizione militare: ecco l 'obiet~ • tivo principale della campagna. E, co– me al solito, il fatto ch!e anche l'eser– ~ito sovietico ha simili manifestazio– ni, viene totalmente igriorato. Ora, però, si comb~tte già su un nuovo fronte, un'altra f~se della stessa lotta. La battaglia si sp' sta all'Africa : Sudafrica, Congo, Algeria. Anche qui non si tratta di posizioni assunte caso per caso, secondo giustizia, ma di una cam.pagn_a preordinata e sviluppata punto per punto, una campagna poli– tica e propagandistica, non obiettiva. E in questa• fase, più pericolosa del partito comunista, della stessa cé cul– tura» di sinistra, è I'intellighentzia ra– dicale, questa peste che Dio ci ha in– viato sulla terra in espiazione di qual~ che grave colpa. In questi stessi giorni, abbiamo visto gli effetti più che della grossolana propaganda comunista di partito, dell'azione ideologica condot- ta _sulla stampa e in altra guisa dalla intellighentzia radicale, o in campo universitario, • da quella malefica ge– nìa di «goliardi», anch'essi di obbe– dienza, di orientamento, di ispirazione radicali. E, ciò che è peggio, mentre i comunisti sostengono la libertà per i - cannibali soltanto per calcolo politico, i radicali ci credono, ne sono convinti, pérchè fanatici della democrazia. Perchè 1 'intellighentz.ia · radicale e i suoi sottoprodotti hanno assunto l'ini– ziativa, in questa fase della battaglia a favore delle tesi comuniste? Perchè la loro azione è ancora più sottile, più in– diretta, più facile, presso la grossa opinione pubblica. E' una fase illumi– nistica, nel senso da noi illustrato al- 1'inizio: i radicali rappresentano oggi una sorta di neo-illuminismo. Illumi– nistici sono i temi della propaganda « anticolonialista »: libertà, democra– zia, eguaglianza, non certo marxismo, chè incontrerebbe meno favore e più diffidenza. A completare il quadro del neo-illuminismo, c'è perfino la polemi– ca contro la «tortura», a imitazione dei Voltaire, dei Beccaria, dei Verri. Tacendo naturalmente • gli orrori del terrorismo algerino, dimenticando, o fingendo di dimenticare, le bombe nei locali pubblici - bombe cieche, che non fanno distinzioni politiche, semi– nando la strage fra la popolazione - le sevizie, le più orren_de mutilazioni, le donne sgozzate, le bambine violenta– te e uccise, gli uomini tagliati a pez– zi; vittime francesi, ma soprattutto musulmani, algerini tiepidi verso il terrorismo del FNL. Questa parte, va– stissima, grondante di sangue, I 'intelli– ghentzia radicale e i « goliardi » radi– cali, la ignorano. Ricordano solo gli schiaffoni, la « tortura » dei fili elet– trici, talvolta le bastonate inflitté dai « paras » ai terroristi algerini. Quei « paras » che vengono - manco a dir– lo - assimilati alle. SS, aggiungendo menzogna a menzogna. A questa propaganda radicale, il co– sidetto « uomo della strada » - evi– .dcntemente • un animale non ragione– vole, ma alquanto ottuso - abbocca più facilmente· che a quella diretta– mente comunista, facendo sue le tesi che -gli vengono insinuate con arti sot– tili e, diciamolo pur~, diaboliche. Na– turalmente, una volta accettate certe tesi ideologiche, di fondo, sarà natu– rale per esso acquisire anche le altre tesi, .politiche, avanzate da chi, sul piano ideologico, sosteneva gli stessi motivi, anche se con forme più grosso- pag. 23 lane. Più ,genericamente, poi, il di– sarmo morale dell'occidente provoca– to nell'opinione pubblic~ dall'azione della intellighentzia radicale, porrà lo stesso occidente completamente sprov– veduto domani, di fronte alla secon– da fase, la fase politica. Qui, ancora una volta, i radicali fungono da neo– illuministi, in attesa dell'intervento dei comunisti, i neo-sanculotti, magari ap– poggiati da quella neo-guardia-nazio– nale che è l'Armata Rossa. In una tale situazione, se gli anti• comunisti . fossero più intelligenti di Luigi XVI, più che contro i comuni– sti apertamente schierati, condurreb– bero una lotta spietata, a· fondo, pro– prio contro I'intellighentzia radicale, il nemico più insidioso, l'avanguardia del massiccio esercito comunista. Gurno ,GIANNETTINI PROBLEMI EUROPEI La Gran tra CEE Bretagna ed EFTA Nel 1955 quando la Gran Bretagna si ritirò dallo cc Spaak Cominittee » si nutrivano in. Europa molti dubbi circa· il successo del progetto di Unione economica. II fallimento della CED sembrava indicare quale sarebbe stata la sorte del nuovo tentativo di i!).tegrazione. Contrariamente a queste aspettative pessimistiche non solo il progetto si è concretizzato in_un Trattato ( Ronia . 27 marzo 1957) ma le tappe da questo previste sulla strada che porta alla unione -economica, vengono ora acceh•– rate. La Gran Bretagna, resasi conto dei possibili danni derivanti dalla posizio– ne di isolamento in cui era rimasta, si fece promotrice nel 1958 di una uniQ– ne doganale fra i Paesi dell'OECE, unione limitata però ai soli prodotti. industriali. Questa tardiva soluzione non poteva trovare consenzienti i Pae– si della ·CEE ed il). particolare la Francia che aveva ragione di temere la -concorrenza dell'industria britanni- - ca e dell'Italia che non aveva interesse ad accettare un sistema che, aprendo le porte. di casa ai prodotti industriali, non prevedeva alcuna misura 'in favo– re delle proprie esportazioni agricole. Per uscire dall'isolamento ed in vi– sta di raggiungere un accordo a più larga base europea, la Gran Bretagna ha costituito allora con altri sei Pae– si europei una zona di libero scambio. I sette Paesi dell'EFTA si trovano ad avere in comune un. fattore che in fondo è s_oltanto • negativo: l'opposi– zione all'unione politica dell'Europa. Giunti così alla costituzione dei due gruppi della CEE e .dell 'EFT A si sen– te la necessità di superare la divisione che minaccia di cristallizzarsi. Mentre l'EFTA si propone una sem- plice · abolizione delle barriere doga– . nali fra gli Stati membri, la CEE prevede ·anche la cr~azione di una ta– riffa· doganale -comune. e mira ad in-

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