l’ordine civile - anno II - n. 23-24 - dicembre 1960
l'ordine' civi/,e • • d l. ' f • d' zwne equivoca., essen o c10e autori- 1 un socialismo ccnazionale » e più de-. mocratico, si trovano neHa necessità di accettare gli aiuti sovietici, ritenendo èhe la loro economia, evidentemente di– versa da quella capitalistica, non possa entrare -a far parte di un sistema uo– nomico di ;questo tipo, le-gala ormai ·co– me è, à paesi, impostati in modo pres– _soché analogo, la cui p.roduzione inte– _gra - e questo avviene reciprocamen– te - la produzione deglii altri paesi fa. centi parte del COMECON. Il COMECON ha in sostanza comin– cialo ad assumere una qualche impor– tanza nel 1953 all'epoca della morte di Stalin ed -ha iniziat,o il suo ciclo di sviluppo nel 1956, dppo la demoli– zione, ad opera di Krurcev, dello sta– linismo come idee e dottrine. Fino a c1uell'epoca, infatti, l'Unione Sovietica non aveva ~ai fornito ¾l progresso de– gli altri paesi comunisti, avendo creato il ,COMECON soltanto per motivi for– mali di presunta libertà economica dei satelliti. STEFANO DE ANDREIS AFRICA L'attuale situazione nell'Angola • Il 3 agosto, sotto gli auspici del ccComitato per la solidarietà dei paesi afro-asiatici >>, è stata organizzata, nei ·paesi del blocco comunista, una ccGior• nata di solidarietà con i popoli delle èolonie portoghesi ». La giornata ha. 'evidentemente un suo valore politico del tutto particolare. L'infiltrazione co– munista in Africa, manife&tatasi spe– cialmente nella recente crisi del Con– go, si va sviluppando in tutti quei paesi che~ ormai storicamente vicini all'indi– pendenza, cominciano a manifestare le loro aspirazi_oni autonomiste .. Pur osser– vando attentamente, ,quindi, l'influen– za sovietica nel ·Congo, non bisogna la– ·sciare ,da parte i problemi dell'iAngo– la; i cui confini· con quel paese, lun– ghi ben tremi-la chilometri, offrono agli agitatori e agli attivisl:i comunisti un facifo campo di penetrazione. L'apparente calma dell'Angola, dun– que, non permette ai portoghesi di adagiarsi sui velluti; basta considerare infatti che la crisi che sta sconvolgen– clo il Congo non può lasciare comple– tamente senza segni la loro colonia; e la stessa l!ltente situazione di sq:uiE– brio che culminò nel Congo nei disor– dini dei primi di lutrlio, pochi giorni dopo la concessione dell'indipendenza, ·pu·ò da .un momento all'altro veri-ficarsi anche nell'Angol~. seppure in questo paese la disorganizzante iqfluenza co– munista non si è fatta ancora profon– damente sentire nella vita politica. Nel campo economico, però, e spprattutto 11ella vita dei primi sindacàti che stan– ,no nascendo proprio ora. la tenace lot- ta d.ei comunisti sta dando i suoi frutti con la creazione di sindacati indigeni, sul modello di quelli sorti precedente• . IO cag1no ano pag. 17 . la ricchezza e dei • • v1n1 di Sicilia per -un dessert più raffinato men le_nel Co~go e con la loro organiz– zazione prettamente pòlitica, che inevi– tabilmente finirà ,coll'avere. un • peso sulla direzione del paese, -almenù al momento della sua indipendenza. Fatto positivo, di fronte a questa vi– rulenta nascita comunis.ta in Africa, può essere considerato lo stato embrio– nale del nazionalismo dell'Angola. E' •questa una situazione estremamente si– gnificativa, se si tiene conto degli slo– gans propagandistici sovietici, in torno ai quali gira tutta la politica espan– sionistica comunista in Africa. Per ÌJ momento tra la popolazione si comin– cia a sentire semplicemente l'anticolo– nia-lismo, ,dovuto anche all'influenza dei recenti avvenimenti congolesi, -ma non si avvertono ancora quei sensibili sin– tomi indipendentisti, sui quali si fon– da la politica sovietica in Africa, con 1 lo sfruttamento dei sentimenti nazi~– nalistici c:lei singoli paesi. La popolà– zione di colore si accorge d; trovaisi ancora nella condizione di doversi av– valere dell'aiuto occidentale in gene}~ maggiore probabilmente addirittura di quello portoghese, limitato alla sem– plice forni tura degli uomini necessari alla direzione organizzativa del paese senza c1oe determin~rne ec-9nomica– men te l'avvenire, nel _senso che la pr 1 ç>· cluzione e l'economia della colonia usu– fruiscono degli aiuti materiali di altri paesi, in misura maggiore di quelli del paese colonizzatore. Il governo di Lisbona pare che; pro– pri o nelle ultime settimane, abbia in– tuito il pericolo cui va irif!ontro la -sua colonia per la vicinan_?;a del Congo e per la facilità di infiltrazione che offro– no le interminabili frontiere fra i due
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