l’ordine civile - anno II - n. 23-24 - dicembre 1960

l'ordine. civile • dove le simpatie· d Ua maggior parte dei capi africani soho dalla parte dei ribelli arabi, gli Stati Uniti sono al– leati con la Francia ~ seppure fra titu• banze e contraddizioni hanno finora concordato all'ONU bhe la ribellione è . un affare interno I.francese. Quando l'ONU lamenta che i belgi stanno ri– tornando nel ,Congo, gli Stati Uniti· deb– bono sostenere il Belgio loro alleato nella NATO. L'America è legata ai suoi alleati da una diplomazia eurr 1 pea che non si– g~ifica assolutamente nulla per gli afri– cani e in Africa è macchiata dalle tare del coÌonialismo eh~ essa ha poi av- versato e combattuto'. • . I~ questo partico~ar~, l'Unione So– v1etica ha· un vl!nta~g10 che non ha potuto uaare· in manièra efficace finora per il semplice fatto I che non ha le ri– sorse ·pronte o che nbn sa come usare tali 'vantaggi per co~durre una· guerra ideologica in Africa. 'Ma i recenti con– flitti glielo· hanno insegnato e partico– larménte la sua crescénte alleanza con i ribelli algerini la raffbrzerà sempre più n,el continente.· i • • · Come ,:i libererando alk,ra gli USA dal pesò delle contrkddizioni di una poìitica africana, chJ dalla fine della guerra non ha: saputo trovare una. via • sicura? Williams sembra un uomo che starà dalla parte degli africani, ma al– lora non è forse questa una delle altre numerose ragioni . pet cui gli europei possono trovare in se stessi, nei. loro intenti unitari, nella loro eivile con– sapevolezza, la forza per sostenere l'Eu- ,,. ropa? bi Ii PAOLO FOSSE!'.TI INT€RNI ~ Giunte difficili" e con_vergenze al P. S. I. A più di un niese dalle elezioni, il cc tandem·»•. Moro-Nenni può registrare sostan.ziali progressi sulla via che con– duce al conseguiment~ di quell'~bbiet– livo comun.e che essi si erano posti sin dal gennaio del corrente anno: porta– !'e 1n DC ed il PSI a larghe convergen– ze a livello periferico, sul piano am– mini;,trativo, al fine •di creare valide premesse· ad· una sostanziale e defini– tiva com'ergenza dei due partiti a li– vello centrale, ·sul piatjo più autentica- m_ente politico. ' Che questo fosse l'jntendimento di Moro e di Nenni. sin dal gennaio scor– so, cc Ordine Civile » Ì'ha •sostenuto e documentato senza attenuazioni o per– plessità, anche quando fatti marginali o dichiarazioni pubbliche potevano far pensare, in superficie, che il piano fos– se stato a•bbandonato. ' L'affermazione fatta in apertura cir– ca i sostanziali progressi realizzati in questi ultimi trenta giorni dalla linea Moro-Nenni, è giustifìca'.ta, à nosfrò giu– dizi'o, da 'due fatti. • I Il primo riguarda le: d~~ii.,ioni d~lla direzione d.c. di lasciare alla Segrete– ria la definizione· dei casi relati vi .a cc giunte difficili » per i quali si posso– no prospettare soluzioni che richiedano l'intervento -di forze esterne •a quelle e< convergenti » sul piau'o governativo. Il secondo riguarda l'atteggiamento della mirggioranza ,del C.C. del PSI, decisamente orientata, pur nel quadro formale di una cc soluzione globale » . del problema delle « giunte », ad im– pegnarsi per dare una mano alle cc si– nistre » d;c. là dove vi sia possibilità di far prevalere i loro indirizzi ( tes.i Pieraccini); oppure a stringere accordi con la DC nelle giunte che rappresen– tano e< punti .politici nevralgici >> nel paese ( tesi di Santi).• Se ai due fatti cita ti aggiungiamo ·che la direzione d.c. sembra de,cisa - con tanti saluti alla cc democrazia in– terna di_ partito >> - a non co:nvocare il Consiglio Nazionale prima che le si– tuazioni cc difficili >> siano comunque risolte; e che la magg10ranza del PSI sembra decisa, non.ostante le afferma– zioni contra:r.ie di Nenni,, a no~ dare troppo fastidio al governo, le conclu– sioni che si debbono trarre da tale qua– dro non possono essere diverse da quel– le anticipate all'inizio della nota. Nei mesi scorsi, tracciando un qua– dro di massima della tattica che l'on. Moro avrebbe seguito all'interno del partito per portare a compimento la sua manovra intesa a far convergere la DC con il PSI, avevano sostenuto che egli si sarebbe largamente servito dei fedelissimi della periferia, nell'intento di pre-costituire situazioni di fatto, fondate su accordi DC-PSI negli enti locali, nell'intento di porre gli organi centrali del partito ed i gruppi parla– mentari nella necessità di dover regi– strare -qualcosa come -cc un moto spon– taneo ed inarrestabile ,della base » ver– so le posizioni politiche da lui soste– nute. Tutto questo si sta puntualmente verificando, il che contribuisce a raf– forzare la nostra tesi di un organico piano politico concordato fra gli ono'– revoli Nenni· e Moro. Le segreterie provinc-iali di Milano, Firenze, Venezia, Palermo, Perugia - per non citare che le più importanti - sembrano sul punto di concretare accordi sostanziali con il PSI in ordine al problema delle giunte comunali e provinciali .. E', da notare ()he le situazioni di quelle •province, e di altre, sono pro– prio quelle sulle quali dovrebbe eser– citarsi il mandato direttivo di cui è stata investita la segreteria della DC (leggi Moro) dalla direzione; ed allo stesso tempo possono e dehhono essere comprese tra quei cc punti politici ne– vralgici >i a cui fanno riferimento gli uomini della maggioranza del C.C. del PSI, per i quali vanebbe la pena di mettere da parte il criterio di e< solu– .zione generale » per il problema delle giunte. Per portare avanti il loro piano, Mo– ro e Nenni esercitano sulle altre ·cor- pag. 15 renti dei rispettivi partiti_ un perma– nente e pesante ricatto, che viene reso possibile dalla particolare natura 'delle forze ·di vera o fittizia opposizione che li contrastano·. • Moro fa pesare il ricatto deHa crisi di governo. Nessuno, o quasi, nella DC vuole la crisi ; una volta che ormai ·,è assodato che con le crisi si sa come si comincia e non si sa come si finisce. Non si sa come si finisce soprattutto in ordine alla conservazione del potere da parte -dei vari gruppi; posto che ormai l'unità della DC può essere con– siderata. null'altro che una unità per il pote·re. E poiché Moro, a differenza rti Fan– _fani, non minaccia nessun cc repulisti >> delle opposizioni interne, ma tende, an– zi, a tacitarle con larghe ,concessioni di potere nei feudi periferici e centrali dei vari cc capi >>; assistiamo, da un pezzo, alla. supina acquiescenza alla sua poli– tica di tutti coloro che ancora in feb– braio, marzo, aprile, minacciavano cc pronunciamenti >> contro il segpeta- rio del partito. ~ --- Nella manovra interessante i poten– ziali oppositori interni l'~n. ::\foro è aiutato dall'atteggia~ento liberale. I liberali devono, costi quel che co– sti, tenere in vita questo •governo. Essi sannò che la !fine del terzo go– verno Fanfani segnerebbe anche l'ini- - zio della loro fine politica. Perché sanno che i disegni di Scel– ba, intesi a dare vita ad un gahinetto - di coalizione· centrista, ,debbano con– siderarsi pure velleità prive di alcuna consistenza. Perché sanno ,che alla DC essi non possono offrhe nessuna so·lu– zione valida di ricambio che li consi– deri come elementi essenziali. Per tali ragioni reggono il gioco di Moro, pronti, come già ,disse Malagodi nella conferenza-stampa TV, a perdo– nare alla DC qualche cc peccato venia– le » in materia di giunte., E poiché - è risaputo -- i liberali non passano per gente troppo versata in teologia, è probabile che quando padavano di peccato veniale si riferi– vano a cose che, politicametite par~ lando, potrebbero venire catalogate fra i « peccato mortali >>. Il ricatto di Nenni ai carristi è di altra natura. Chi abbia presente l'ar– ticolo dal titolo -cc I rnorandiani >> ap– narso sul n. 3 anno II della no-stra ri– vista. a firma del direttore, può meglio intèndere il nostro discorso. Secondo gli strate.ghi po'1itici del re centrismo >i e re convergenti >i, sulla iniziativa politica di Nenni peserebbe la minaccia di scissione della sinistra. La ~erità è ben altJa. E' Nenni che ric11tta la sinistra del partito con la minaccia di scissione. La ragione di tale fatto. è evirlente per c·hi consideri le cose con occhio· obbiettivo. Nenni, infatti, sa perfettamente che al l>CI oggi più che mai fa gioco un PSI in ii:rado di spezzue l'unità delle forzé antimarxiste, e segnatamente <lel- la DC, • •

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