l’ordine civile - anno II - n. 22 - 15 novembre 1960

l'ordine civile ceva un'efficace guerra psicologica, co-· ì,iinciò contemporaneamente a " rady,- : nar forze per annientare l'avversarfo • pezzo a pezzo". Egli si fondava sitl prirtéipio dt non inìziàre alèuna- batta– glia senza idonea preparazione e sen~a la sicurezza del risultato e pretendepa dai suoi sottoposti una preparazior,,,e minuziosa che egli esprimeva nel modo seguente: " Per ogni battaglia occorre radunare forze preponderanti, due, tre, quattro e se ..necessario ary,che cinque • o sei volte le forze ·déll'avversario p~-r poterlo circortdarè ed annientare èom– pletamente e per non dargli alcu~a possibilità di sfuggire, poiché è meg(to tagliare netto un dito all'avversario che ferirglieli semplicemente tutti e diecit. • Lo scopo· di Mao in c·oncreto fu sefu• prli· qùellò di annientare· l'avversario· e non quello d~ occupare città o posià– zioni. Le · truppe ··comuniste dovettero allo.ra in un primo tempo· operare p~r .linee interne contro unità isolate del- , l'avversario e poi concentrare le oper(l- • zioni contro una ·parte delle forze del– l'avversario. Mao ritenne sempre '·p·oto .realistico cercare di battere il nemi6o i.n una sola volta e ·cercò sempre inve~e di, indebolire la forza dell'avversario• con una • serie . di battaglie al fine di · decimarlo lentamente•. e sistematicii– mente. Un altro insegnamento è sta~o sempre quello di dividere 'l'avversario· • ·giocando sulle sue divisioni interne alio scopo di poterlo battere separatamente. • A questo scopo, egli af!erma testual– mente, doversi " alleare ·con tutte le forze possibili compresi gli alleati prriv– visori e le forze neutrali ". Questi prin– cipi fond~mentali sono oggi adattati . ,alfe nec:-!ssità di una guerra atomicà. Benché anche negli ultimi scritti Mao abbia esaltato l'amicizia con la Russia e nel ) 948 auspicava nel giorn~le del ' , ' ENCICLOPEDIA BIOGRAFICA Cominform un fronJe unitario contro l'imperialismo con ,alla. testa l'Unione Sovietica, tuttavia neg,li 'ultimi scritti si fa cenno ad antiche_difjerenze che sot- • tintendono .Zoniane • resp~nsabilità dei dirigenti di Mosca. Si ricorda, ad esem– pio, come nel 1945 Stalin avesse con– sigliato ai comunisti cinesi un accordo con Ciang allorché esisteva già " l'inse– gnamento storico· della disfatta della rivoluzione dell'anno 1927 come conse– guenza della. politica opportunistica di dest,ra di Cheng-Chu". Dato che Cheng. Chu fra il 1925 .e il 1927 era sceso a patti con Chang su consiglio di Stalin, sicché ·il ca,po _nazionalista ·poteva sot– tometterli sanguinosamente, Mao in realtà si vanta di non avere ascoltato il consigliò di Stalin. Si pÒne perciò in form~ chipra il problema se Pekino débba rinnòvpre questo esempio stori- • co nei èorvfronti di Mosca.' Ad ogni • modo è indubitabile che la collabora– zione di Cheng con Stalin e gli altri dirigenti di Mosca è boUata nell'opera di Mao col titolo di opportunismo di destra . . L'autore i-,isiste nel sostenere che la ,sconfitta dei comunisti cinesi nel 1927 fu dovuta al ·consiglio di Mosca, mentre la vittoria nella guerra civile fu ottenuta per iniziatfva dei cinesi. E' fuor di. dubbio che fra Krusciov e Mao esista un ampiir campo di conver– genza ideologica e praticamente sareb– be facile trovare una convergenza su problemi della valutazione dell'occi– dente, d~l ruolo delle armi atomiche, dell'aiuto di Paesi sottosviluppati ma il punto centrale che rende molto acuta la disputa è nel fatto se sia Mao o Kru– fCiov l'ideologo principa·le del mondo comunista .. Con la recente pubblicazio– ne, delle opere di Mao .i cirièsi pongono chit;1ramente una pretesa ad ùna di're- I. pag. 17 zione ideologica. Lo stesso articolo di ·,, Bandiera Rossa " del primo .ottobre che illustrava le opere di ·Mao scriveva: " Ci sono alcune persone che procedono da posizioni metafisiche e respingqno la sottovalutazione strategica dell'av– versario e la valutazione dei reaziona– ri come tigri di carta, quale teoria di avventura. Costoro inoltre riteng~no che il giudizio tattico giusto dell'avver– sario consista in una ipervalutazione ed una sottovalutazione delle proprie fòr– ze. Costoro non vogliono fondament_al– 'ie capire che tutte le cos·e nel mondo, compresi gli imperialisti e i. reazion~ri, hanno due aspetti. Costoro pensano soggettivamente e unilateralmente. Co– storo considerano inconciliabile di– sprezzare strategicamente l'avversario e ·di valutarlo esattamente sul piano tat- • tico. Secondo 'il loro punto di vistà si dovrebbe valutare il ne.mico, se lo si sottovaluta strategicamente, anche ip,e– no forte tatticamente oppure, se lo va– lutiamo pienamente dà un punto ', di vista tattico, lo si dovre-bbe analoga– mente piènamente valutare anche sfra– tegicamente... E' anche troppo chiilro che costoro non hanno la benché mi– nima • idea della · diàlettica • marxistd ''. Anche se in queste n·ote Mosca e Krusciov· non sono direttamentè nomi– nati è fin troppo chiaro contro chi so 0 no ,dirette e come sia. prof ondamehte difforme la valutazione dell'occiderite. Anche se molto probabilme71,te nell'im– mediato futuro si giungerà ad un com- • promesso fra Mosca e Pekino non è da dimenticare che il punto controve,:sò è della massima· importanza e. che la stes– sa natura del comunismo quale ordtne politico pseudO-rèligioso non am,.;,,ette che il trionfo dell'un dogma rispetto all'altro. , • PAOLO POSSENTI • I. GRANDI· DEL CATTOLICESIMO , ' ' biblib .. diretta da CARLO CARBONE • Due volumi, di complessive ·pàgine 1.300 circa - 1.200 illustrazioni nel testo, ottanta tavole in nero e venti tavole a colori fuori tèsto.·Circa 3.700 voc.i, firmate dai rispettivi autori, con aggiornata bi– blh>grafia. Numerosi indici. Legatura in. similpelle, con impressioni. i.n verde e in oro. Prezzo del- • !''opera èòmplèta l. ,12.000, f~anco di portò. ,. Indirizzare' ordinazioni - con vagHa o a$segno bancario o autorizz4(1ndo invio contro assegnò"""'"'.' a ; Direzione Enciclopedia ~< I GRANDI DEL CATTOLICESIMO">> - Via Roveret,o; 11 - ROMA éagin·obianco

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