l’ordine civile - anno II - n. 19 - 1 ottobre 1960
l'ordine civile narola o deil'le -p,a·role di San Gio'Vanni Battis•ta ( per ,c,it'are ·il massimo dei •p·l'o:Eeti)1,r-ivela in modo eminente questo senso dei tempi. 11 p,rofella ~on è <per l'agitazione e la ,confusione ma per la chi 1 a•rezza d·~lla mente e la -semplicità ,del ,c,uo•re,e deila vita. Le ·sue paroJ..e e il loro 1senso sono adunque neces- • h" • I sanamente ·B iare. 1 E', lo ripetiamo., fa funzione positiva deiHa santità del profeta verso la ,profeiia o è quello di rendere .Ia profezia luminosissima. I I lil nemico ,del p·m~et•a è ;i_,l timore (1si ,rfoord,ino le grandi parole ,del Signore a Gl~remta): il timol'e di chi si sente aon– dotto- da una forza chejnon controUa, ,da una •luce che :lo ~ra– scende. Se la fede, rI.a sp ~ran:,;a, la ,c ,ari.tà , le vi•rtù morali infuse, i doni lo aiutan:o a.d ,e sere fedele, ·allora la pa·l'ofo ,di Dio si fa innanzi agili uomini ,1senza vel1i, •pa1ro'la .semipre ,di salve,zza e di misericordia, anch!e qua.nido aippaTe come varola ,di giu– dizio o di condann:a. ' ,J,IiI Bisogna disti.ngu~~e, ,c~me è ovvio, tra _la protfezia cli: è anche organo ·della Ri1·eila2'Jrone •e fa profezi.a post-apostohca. La nal!ura non m a, sofo che nel primo caso il profeta annuncia anche 1deUe v ~rità nuove ,da cred·ersi: •questo caso si chiude con Giovianni ,E angelista. E del reslto neanche tutti i profeti ,del vecchio Testamento .fuir-ono ,degli scrittor,i ispirati.i. da,gli ·organi de'l<lrariv-~11,azion·e : non lo rfurono Elia, Eliseo, Giovanni B-a.ttista. l H 1profeta ·come ttle è _c-0 1 stitui<to 01ggi ,nella funzione ,di di•rezione idegl,i atti um mi vel'SO ,l'Ultimo Giorno. Nella ,com:p-agine ,d ,Jfa Chiesa, ad un a1tro potere e ad un ahro -oa·risma sipe!tta la ,r>ro:po1sizione delle v-erità ,da ,credersi o anche l'iiiluminazii-one s[ul sen•so del <contenuto .del depositum fidei. •QuaE sono i raip,po ·ti del profota •oon gli alltri ca.r,ismi a,d incominciare da ,quello ap 1osto1ico ,che ,si ,lega aUa •pienezza a_l potere di ordine e i giur,i,sdizione? 11 prof.eta è soggettu al vescovo •e :in ·q,uan,to c,rÌ'stiano e in quauto pro.feta. IJ vesc ,vo non può ·c-0·mandare ·cose oont·rarie a.Jtlaleg,ge :natura,le o al a legge po-siti•va Divina o ,eccles1i:astioa al 1p-rofota come a nes un ahro ciristi.ano. Il profet,a n-0n ha alcun parti,c,oilare ,diritt . Come il vesc'Ovo ,deve ,s;aper ,giud,icare gi,ustamente, senza a!C'cttazione delle perso'Il'e, i ,c,a,si,di tutti i fedeli che gl1i vengor--o so.tto,po,sti 1co 1 sì deve wgil"e con il profeta. l!l vescovo •non po• rà ,c-emaTe ,di ,impedire la paro•I.a del profeta senza incol'\rer-e in qualcihe diretta e grave ,vio.Iazione delle tre Ie,ggi, in ~modo tale da ,dispensare qu,alunque ,cristiano che si trovi neHe •con,lizioni del profota ,dafl'oibhe,d1ienza a tel"min_i di una alim-e:no~Le'l!e tre legigii. . . . . Dio ·provvede a cl e l'l p,rofeta ·l'aggmng:a mfalhhilmente i,l suo scopo idi an.n:unic•a·re e predicare. Tut<tavi,a, fuo,ri ,dei casi ,de.tti, il p,r,o•feta ,deve 1 so>tt 1 omette·re il iò!uogiudizio a quell , del vescovo, fidando in Dio. Può Dio scioglier! , ,da,IJ'.ohhedi•enza in casi non ,contem– pbti dailla legge comun,? Certo, Dio lo può : a non ,è sicuramente nel rngime ordi– nanio .di ,provvidenza ,s•an1daliz.zare i semplici e spezzare ,gli argini d·eJll'o•l'dine ecde ia'stico. E perciò nel regimè ordinario di prnvvide-nza, ,il pro 1 eta è sempliicement;e so<t.toposto aUa leg,ge comune. I V,edii.àmu o•'ra il ·SJUa,, Ta:ppo,rto ,con il ,Diottore, cioè c•on la scienza teofogica ,di c~·I iJ Dottore ha massimamente l'abito. Il profeta rende chiar ciò che è oscuro, ill111rnina le realtà d~lla Luce di Dio g~u_d·c.~nte e ~ende così_ più ~ac~le il •c~m• pito ·del Dottore. Gh m,hca fa via da segmre, gh da queU'im– pulso a conos,cere, que!l'inclinazi0ane ,a Ullla certa verità che è il -primo momenit-0 1de la ri•cerca e la sua •S!pinta ipermanerrte. lnohre rivela ,con ,chi1a ezza 1Pel'rore da comhattere. La P'rofez,ja !CO'Iltibuisce a si•t;uar,e ,1a teoJo·giia ,da•vanti alla ,realtà neiila Luce d la verità. Il suo compito, nei confronti ,della teologia, è dunque non solamen 1te negati'Vo, ma anche 1positivo. ,Si può dire che nella conoscenza del profeta i contengano in forma di giudizio, sui fatti e su:lla sto 1 ria, le v1~rità che ìl Dottore enuncerà •poi con ragi=•mento apiega1o, nella forma della scien,., pag. 21 Così ,come è e'S1Sen:1'Ji,a,le_ l teofo:go, la •profezia è essenzi1ale al fondatore ,o ,reggitore ,d,i un ,corpo •so·cia1'e.Il profetJa come tale non è mai un fondatore. Un lume ,che è ,altissimo nel,Ia Chiesa ne riempie la mente sì ·che gli è impossibi'le quella ,pazien<te ,e amorosa c,on-oscenza dei singo·1i c,he è a,ll1a base deUe vi.rtù 1di fondazione e ,dii rnggimento. Il 1pT•ofetanon fond•a né regge mai ·in senso <proprio. l,l suo e-sser,e ùi·ves.tito spesso anche di compiti civili 1 è :fre,quente ma accidentale ,per •11ispeNo al suo lume. Eg'1i però può ,dare al .fondatore e a'l reggitore di cm·pi so·oia1li i,l ·suo senso ,del tempo e ,dell'•opera. Il profeta no·n :pone i,l fondiato:re innanzi ai >bisogni ,de 1 1,la Ohiiesa •e ,del>le anime. Di più suscita nelle anime il 1proqlem'a ,della giustizia •e deMa salvezza e questa •apre le <co·sci,enz·e alla riC'er,ca delfa via di perfezione. •In questo sellSo i1l ip:mfota a1gevola l'opera ,del fondat'ore e del -reggii:tore dei corpi sodali. •Questa f<lnzione il pl'ofet,a co•m,pie ·come tiuUe 1 le altre, non ,so•lo per •qu~nt·o rÌ'gua-r,da ,aHa Chi·esa ma an:ehe pe•r quanto riguarda il mon.d•o. Poiché il profeta gual'da a 1lla ,luce di Dio giudicante, e,gJi enuncia i!l giudiz·i,o pa.rtiico1are 'SuHe 11ea1ltàumane ·e anche ·su11'e reia,ltà civ>i'1i,spec•ie -se cristian,e, e ,liostesso mo,ndo· pagano è ,to•ccato dalla 'Sua paro'l,a: 1· I La profezi1a giova aUa vita •mistl'ca ,del,le ,ani 1 me ,criist•iane, mentre :chiama tutti ,alla ·ri<cevcae .a,lserviizo ,del vero Di,o. In ·essa ,è i 1l sen:so de<lla ,caducii,tà di tutt~ le ,re,al;tà ,create, poiché ·su .di 'esse afferma 1il gi,udizi,o. ' La ·profezia nu-t•re :1a vera •pietà ,e 1suscita ,col-oro ,che hanno il carisma deilla opitulatio, deHa invocazione, del ringrazia– mento e .dei1l'adorazion•e e ,cihe •cos~i ,tuisco.no 11,a guida e i,l mo- dello deUa ,pi~tà dei_ fe~eli. . , . . . I . , La profezia suscita ·i penitenti -e 1 1 pI1edica,to,ri perche esSsa ,da lume a conos 1cere i peccati del mondo e ]'abisso della Mi. sericordia di Dio. La ·p,rofezia suscita il forte operare ,di !tutti ,coloro ,a cui è af:fidaitia ,la corrserva·zione e ,la tutela materia1Ie ,della Chiesa sulla terra: a cominciare •dai reggito11i cristiani, dai 'laici im– pegnati netlle opere •so,ciali, dai ,religiosi elle attendono altle 01pere di tutela e di conservazione ,de'lla ,presJnza e deUa realtà terrena ,della Chiesa. I Essa mostra ,che è nece,ssario, possi·bille e fruttuo•so un buon operare, p•erché la ,stor.ia 'è ·tutta aipe1 1 ta a 1Ma Ohies,a: e· così ,appunto il 1profeta la mo·s,tra. • Dunque fa profoz.i.a ,confol'ta tutti i ,c.arismi e quindù tutta la ,Chiesa. Abbiamo visto che essa rafforza i·l ·sensò di Dio, de'l vero e del bene fra tutti gli uomini. I Per questo .la profezia è un segno di pace. 1Ma vi è un'opera che alla p,rofezria 1in 1pròprio compete: eid 1 è la preparazione ,degli in,c·reduli :alla .fbde. L ~ • h • l' • 1 ·1 a 1proL ·ez.ia I a ·in ,co 1 mune icon Cpl!sco1p•atoi, suo carat- tere eminentemente ,diffusiv,o. I, P.ro: feziia e aposSto,lato sono ,iu1fa.t,tii ,due t,ecrm·ini ,de1la dii'Husione della Chiesa nel mon·do. I Pensiamo ,a ,S. Giovanni Battista ed a•gli apostoli. Quante voilte il h~tte,si:°:10 d_i_penitenza del Baiui,st~ fu il precursme del battesimo 1 di Spu,ito Santo, deH'Apo-st,oilo ! E' del Bat,tiista, ,cioé ,d,el ,profotà, .antededere. Egili ipa,rfa un linguaggio umano univ;ers1ale, nella ·Luce .ai Hi-0 giu1di,cante 1 c:he tutti inten:dono, e prepara così 'le ani-1 1 e ad a,scoltare ,il dolce e sommesso clamore di 'Cri,sto. IV Ma se la 1profeziìa è un eJh,mento •così importante a,lla Chiesa, •perché eo·sì ,:ra•ri i profeti? Raro infatt•i ,è .il ica•risina di profèzia per rispetto agli altri. Po,chi furono i santi in oui ,que,sta connotazione •fu ,dom,i• nan>te, anche se in essi ·sii annov.erano no:mi ,come S. Brigida, S. Francesca Romana, 6. ,Giovanna d'Amo, S. Fili,ppo Neri, il Bea,to di Monfort ( non dimenticando, tra le ·grandi .figure criistia.ne non ancora ca·nonizzate, ,quella 'in cui eminentissimo fu iJ oarisma ,di profezia, Gerolamo Savonaj:ola ). Eppure S. Baofo ne <parla eome idi ,cosa phituale e sempre fogata allo Spirito: Spiritwm nolite extinguelje, propl'ietias no– lite speme.re . Ep1prure S. Tomm,a·so diC'e ,che il profota è ne– i I
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