l’ordine civile - anno II - n. 19 - 1 ottobre 1960

bi l'ordine civile to . di vista, cosa, questa, che avvantag– gia .iJlpaese guida anche dai punto di vista dei rapporti ,politici. Per quanto riguarda l'atituazione dei vari piani quinquennali, delle industrie, dei nuov,i indirizzi ideNa <produzione, dei ,nuovi assetti inilust•riali, deUe nuo– ve iJdee circa lo svvlwp.p·o della agricol– tura, il sistema COlmunista ,poco ha gio– vato ahl'Europa o;rientale, certamente meno, comunque di quanto abbia gio– vato alla Russia. I paesi satelliti, in/ at– ti, prima de/;l'avvento del comunismo avevano raggiunto in generale wn tenore di vvta ed un livello economico quasi pQ/ri a queblo acciden:ta,le, ment,re la Rwssia, al momento de/Jla Rivo•Luzio·ne , d'o•ttobre. ed anche p•iÙ tardi, all'inizio ,delle colossali irvfo·rme econo,miche tra il 19:25 e ·il 1930, era sastanzialmente • wn paese arretrato. non solo .per quanto rvguarda la sil!uazione eco,nomica, ma anche ris,petto alla mentalità del popoio che aveva salo bisogno di una s(J)lda guida ed• era co·munque storicamente immaturo per accoglie•re· qualsiasi. for– ma di governo .più o meno democrati- ' co. I po1poli degli altri paesi dell'Euro– pa orientale, invece, si ,sono visti scÒ<n– ~o•hgere dal co,mwnismo,' generalmente rvfi'll'tandolo, le p.roiprie idee di ,lavoro, di rapporti sociali e di questioni eco– n0;miche : esempio di ,questo malcon– tento ,sono i fatti del '56 di P01lon:ia'e d'Ungheria. Negli ultimi tempi la sit,uazione non è molto mutata; da parte governativa as– sistiwmo · al COT1>tinuo sforzo di concilia– re pm:vficamente 1 le esigenze •O,peraie con l'ideolo·gi.a marxista, o, al•meno, di crescente malcontento delle masse la– vorative. La situazione comunque è sem– p,re caotica e poco chiara: in Polonia il fisco esco,gita artificiosi sistemi per tenersi in piedi -l'economia deUo Stato esautorata dal .poco acconto sistema iin– tennazionale in cui si è venuta a t,ro. vare; in Ungheria l'agricoltura è ad wn punto fenno a causa dell'insuccesso della coUettivizzazio.ne, mentr•e in Unio– ne Sovietica, dove si dov·rebbe .notare un grande ,mig.z.ioramento nel teno,re di vi– t·a a causa dei commerci favo•revoli e deUo sviu.1.<pposempre ,maggiore della prod,uzi'one nazionale, il ,livello di vita del.la. po,po-lazione è se.m,pre basso, il suo potere di ,acqui·s,to scarso· e la moneta eco 1 nomicamente ,priva di valore. Così, in Polo'uia, ,le imposte vengono a colpire in pariticolare ,modo i più grarodi •neimici del regime: ,la Chiesa e i contadini. Le auto,rità a,rl esen!,pio, hwnno sta,bilito che i reddi-ti dei singo– li sacerdoti e relvgiosi non debbano es– se.re presi in considerazione individn.ial– mente, mJa .for,mare un reddito ·unico, dal quale vie,ne dedotta un'imposta uni– ca. Se ,si po·ne mente che il -sistema tri– butario polacco è improntato a wna for– te progressività, Coline del resto tutti i sistemi ,moderni, si com,prenderà ,la dif– ferenza tra .l'vmposizio,ne di tanti pic– coli redditi e quella di un unico gran– de reddito. Per fare unn cifra, basti dire che di ,un reddito annuo di centomila zlaty il 65 per cento viene vncamerato a v dal fisco. I contadini indipende,nti, poi; che in Polonia costit;uiscono la gmnde maggio·ran7Ja, cos,/l~tuiscono 1l'al1fro ob– biettivo preferito del ;fisco. Si è ap,pre– so proprio ultiniamente al riguardo che è stata introdotta una "i·mposta ,s·ull'ar– ricchimento b~Uico", ·che persegui,/;a i contadini a qiiindici anni ,dalla finè del– la guerra. Essa, evi&e.ntemente, oltre a tendere ,ad wn incremento delle entrate statali, tende anchè a combattere 'i con– tadini. che si rvfi·utano di partecipare alle fattorie collettive. Forse ancora più difficile è la situazione degli operai po– lac,chi : le "nor.me di •produzio.ne " sono state levate ·caricando ·maggiormente di lavoro la grande ,maggioranza :degli ope– ra-i specialmente neUe vndustrie, senza comunque prospettare un • ,aumento di di paga. "T,ry,b'Una Lwdu", facendo una analisi dehlè sette ,maggiori i!mprese edi– lizie della caipitale polacca sulle nor– me della produuività recewtemente in• tradotte, ha concluso che ,l'aumento me.· dio della produl!tività è risultato. oscil– lare tra il 10 e vl 20 per cento, laa&ove i ,salari sono rimwsti inchiodati al li– veJllo precedente. E' ,successo cioé esatta– mente il contrario_ di quello che i co– munisti esigono in Occidente : c,he gli operai ,siano i primi a go,de,re dei frutti deU'accresciuta pro&uttività S•ot-to forma di un adeguato aumeroto dei salari. Dai canto s-uo la autorevole rivista eco.nomi– ca "Zycie Gos.podarcz,e" ha pubbli·cat,:, di recente i risultatJi. di iin sondaggio eseguito ne.lle provincie, alta,me.nte 'in– dustrializzate,. di Poznan è di Zielona Gora, dal quale riswll!a che gli operai si diohiarano disposl!i a fornire un m-ag– giote reindimento a co.ndizione che i sa– lari au•mentino, proprio .là condizione che il 1 regime' non intende soddisfare. Ancora più indicativi sono 'altri dati rica,vati dal medesimo gioma.le : circa il 70 per cento dei lavoratori interro– gati nel corso .del sondaggio hanno di– chiarato di non avere un lavoro accesso– sorio che ,pennette loro di arro·tonda– re il' salario; il 66 per cento lavorano durante fo ferie: _riswltati questi poco lusinghieri • ,per il sistema sociale po- lacco. • ' Ma n•on so.ZO, alla miseria del salario si aggiurogono condizioni di vita vnsl)lp· portabili : le f amig.lie operaie dispon– gono in media di un vano per due o tre perso,ne. Soltanto la metà di aueste fa. miglie dispone di un ,apparecchio radio e sohtwnto un terzo di r,na bicioleita. Vina, s-u 34, ha una lavatrice elettrica e una, su 55, wna ,motocicletta. Sono ques,ti i dati più signvfic~Jivi e più conr creti dei -salari es.pressi in una moneta il •cui potere d'acquisto è molte vO'lte inferiore al tJa,ssow.fficiale al quale vie– ne cam 1 biata. Arvco·ra ,meno rosea si presenta la si– tuazione vn Ungheria, dove la popola– zione è stata avvertita che' nei prossi– mi •tre anni no,n si verificherà afoun "migliommento sig.nvfwativo" del suo tenore di vita a causa deUa neces~ità di investine ,le •risorse nazionali nella col– lettivizzazione dell'.agrico.ltura. Q,uesto m·onito, ment•re da un .lato denwncia il pag. 11 carattere pre.ttamente demagogico del– '/Ja: ,propaganda comunista in Occiden– te quando esige ad wn tempo l'aumento degli iinvestvmenti e l'immediato mi– gliora ,men.to 1del fenore di vit.a delle masse, dall'altro po.ne in r.ii1evo .gli' inu– tili sacrvfici. che il po.polo ungherese è costrett'o a ·sopportare in omaggio al mito della collettivizzazionè. In un ar 0 ticolo dell',ultimo numero del mensile teorico. del PC •magiaro, "Tarsadal•mi Szemle", leg.giamo che nel. quvnqwennio 1961-1%5 .la ,produzione ,dovrà regi– strare un aumento del 30-32 per ce•nto, il che ·ric.hiederà ·n ,otevo.li investvmenti ed anche l orti ,sacrvfici' della classe la– vo,ratrice. ,cc Prescindendo ·da{!li altri ob– biettivi dello sviluppo dell'econornia popolare - lee:giamo ancora - gli o,ne– ri e gli vnvestvmenti relativi alla. agri– coZl!ura non permettono un migliora– mento significativo del tenore di vita né ,q.uest'arono, né .nei prossimi due o t•re ,anni >>. Interessante è anche la rivelazione contenuta nell'articolo dell' 01pposizfone degli "estremisti di svnistra" aUe misu– ne adottate dal regime per incrementa– re la produzione, ac,canto a quelle in.te – se ad accelerare ,la collet<tivizzazione. Questi estremisti hanno fatto dello ostru– z·ionvsmo e addiritturn della opposizio– ne aperta alle misure tendènti ad vnco– raggiare al massimo la produzione dei lotti individua·li appartenenti ai mem– bri delle fattorie collettive, lotti che sono molto più produttivi delle. fattorie stesse. Iniziative di questo tvpo ven,gono at– taccate dai "settari" ,( stabilisti) come "manvfestazioni capitalistiche", come "crim·ine commesso ai danni de.I socia– lismo". Per ,quanto ·ri~uarda più diret– tamente l'agricoltura, la lot,ta intrapresa dal regime di Budapest oer convertire le nuove fattorie collettive in i,nprese funzionali e redditizie è sfociata in una congerie di prese di posizione e di decreti governativi che dimostrano ab– bondant,emente le difficoltà per il fu– turo sviluppo dell'agrico,ltiura 1nagiara. L'·insuccesso delle. fat,torie collettive, si fa risa·lire wNiciaZmente al-la mancan– za di interessamento ·dà parte dei nuo– vi membri, al costante esodo dei giova– ni verso la città e aNe diifficoltà . ineren– ti all'i,n,serimento dei rkttlak di un tem– po nella nuova classe contadina. A cau– sa di queste diffi,coltà e per evitare I.fn damoroso insuccesso, .le autorità son'> giunte ad un compromes.so, 'ist•ituendo nelle fattorie collettive wn sistema di di!stribuzione di reddito al lavoro indi– viduale, ristabvlendo perciò il ,vecchio sistema della .praprietà privata, formal– mente celata sotto l'artvficioso ·colletti– vismo de'lle fattorie. N onostant,e che la organizzazione giovanile ~el P,C magia– ro mobiliti i suoi ade•renti per aiutare i contadini ,pe,r de,ficienze croniche "rli macchtnario e ·,l'dbibandono in oui si è trovata fino ad og:gi dal termine della • gwerra ,l'agricolbura, il 1prossimo svilup– po agricolo magiaro 1 si presenta quan- to mai caotico. - Vista questa poco ,b.rillante situazione.

RkJQdWJsaXNoZXIy